
Lutto nella musica, addio al famoso italiano: aveva soli 35 anni – Aveva trasformato il suono in linguaggio e la notte in una tela da dipingere. Da Ibiza, che ormai chiamava casa, alla sua Napoli mai dimenticata, la notizia è rimbalzata veloce, lacerante, nel cuore della scena elettronica internazionale. È morto un artista, ma anche molto di più: un’anima nomade, un cercatore di frequenze capaci di vibrare in profondità. La conferma è arrivata tra venerdì e sabato, quando alcune delle più note community techno europee hanno cominciato a pubblicare messaggi di cordoglio, tributi improvvisati, frammenti di memoria condivisa. A seguire, amici, colleghi, fan. In centinaia hanno voluto lasciare una traccia, un ricordo, una traccia musicale o semplicemente un’emozione.
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Lutto nella musica, addio al famoso italiano: aveva soli 35 anni
Aveva 35 anni. Si chiamava Michele Noschese, ma il mondo lo conosceva come Godzi. Dj e producer partenopeo, aveva scelto Ibiza come laboratorio sonoro e rifugio creativo. E lì, proprio sull’isola, è stato trovato morto. Le cause del decesso non sono ancora chiare, ma il silenzio lasciato dietro di sé è già assordante. La sua non era stata una traiettoria lineare. Laureato in Economia, avrebbe potuto infilarsi nei binari di una vita prevedibile. Invece no.

Il suono, l’istinto, la libertà
Michele scelse la deviazione, quella autentica: prima il calcio, giocato a livelli altissimi, fino alla Serie A svizzera, poi l’addio a un contratto professionistico, rifiutato per inseguire qualcosa che non si fa firmare: il suono, l’istinto, la libertà. Lo raccontò in una rara intervista tv, con una sincerità che spiazzava: la decisione di abbandonare tutto, persino le certezze, per affidarsi all’unico linguaggio che gli sembrava vero: la musica. Non una carriera costruita a tavolino, ma una vocazione nutrita di passione, ricerca interiore, immersione notturna.
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