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Lutto nella musica: “Addio al mago dei suoni”

Le note che per decenni hanno attraversato oceani e generazioni si sono fermate in un ospedale di Rio de Janeiro. Là dove l’energia creativa di un uomo sembrava inesauribile, il tempo ha imposto una pausa definitiva. È calato il silenzio intorno a chi, per tutta la vita, aveva trasformato ogni suono in melodia, ogni oggetto in strumento.

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Chi lo ha conosciuto lo descriveva come un visionario capace di far vibrare il mondo con la sua musica. Il compositore non suonava soltanto, ma reinventava. Con lui, un bicchiere, un fischio, persino il respiro diventavano parte di un concerto infinito, un’armonia che sfuggiva a ogni confine.

La scomparsa di dell’artista chiude un capitolo fondamentale della musica contemporanea, ma apre allo stesso tempo un’eredità destinata a restare viva. Le sue composizioni, le sue improvvisazioni e il suo approccio fuori dagli schemi continueranno a ispirare artisti e ascoltatori in ogni parte del mondo. Non è solo la fine della carriera di un grande maestro, ma la conferma che la musica, quando è autentica e senza confini, sopravvive alla vita stessa.

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