Il cordoglio del mondo del ciclismo
Il primo a condividere pubblicamente il dolore di Gesink è stato il team Visma Lease a Bike, la formazione olandese nella quale l’ex campione ha militato per tutta la carriera, sin dai tempi in cui si chiamava Rabobank. In un comunicato toccante si legge: «Gioia e dolore sono strettamente intrecciati per noi in queste ore. L’intera squadra è profondamente addolorata per la morte di Daisy, la moglie di Robert Gesink. I nostri pensieri sono con tutti i suoi cari in questo momento difficile e portiamo Daisy e la sua famiglia nel cuore».
Anche ex compagni di squadra, rivali, giornalisti e fan stanno invadendo i social con messaggi di affetto e cordoglio. Non mancano le parole di campioni del calibro di Tom Dumoulin, Bauke Mollema e altri atleti olandesi, profondamente scossi dalla tragedia che ha colpito uno di loro.
Leggi anche: Prevost, il retroscena che cambia tutto: cosa accadde il giorno del conclave

Una comunità intera in silenzio
La notizia è stata come un fulmine in una giornata normale. Non ci sono state indiscrezioni, né segnali pubblici nei giorni precedenti. Il messaggio di Gesink è arrivato come un colpo secco, che ha zittito per qualche ora anche le notizie sportive. Tutti si sono fermati, persino gli account ufficiali del ciclismo, per rendere omaggio a una donna che non era sotto i riflettori, ma che per chi conosce davvero il mondo delle corse era una figura fondamentale.
Il silenzio composto del mondo del ciclismo, interrotto solo da qualche post di conforto e solidarietà, racconta il rispetto che Daisy si era guadagnata negli anni. Una presenza discreta ma costante, che oggi lascia un vuoto profondo.