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Madonna di Trevignano, i risultati della superperizia: di chi è il Dna sulla statua

Fine del mistero? Secondo la superperizia genetica disposta dalla Procura di Civitavecchia, le lacrimazioni e trasudazioni della statua della Madonna di Trevignano Romano e del quadro del Cristo sarebbero riconducibili a un’unica persona. A rivelarlo è Fanpage.it, che ha visionato in esclusiva il documento firmato dal genetista forense Emiliano Giardina. Il fascicolo sull’inchiesta per truffa ai danni dei fedeli entra ora in una fase cruciale.

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Il responso degli esperti: “Solo Dna di Gisella Cardia”

Il Dna presente sulla statua della Madonna e sul quadro del Cristo è unicamente riconducibile a Gisella Cardia. Lo ha stabilito il genetista forense Emiliano Giardina, incaricato dalla giudice delle indagini preliminari Vittoria Sodani di condurre una superperizia genetica sugli oggetti religiosi appartenenti alla donna, al secolo Maria Giuseppa Scarpulla, nota per essere la presunta veggente di Trevignano. Le analisi sono state effettuate tamponando quattro punti specifici: entrambe le guance della statua, il volto e la veste del Cristo. I risultati parlano chiaro: il Dna rilevato in tutti i campioni corrisponde solo a Gisella Cardia, mentre nessuna traccia genetica è stata trovata riconducibile al marito Gianni Cardia, anch’egli indagato.

Analisi genetiche, TAC e controlli: nessun artificio nella statua

Oltre ai prelievi genetici, Giardina ha sottoposto statuetta e quadro a una TAC utilizzando un tomografo computerizzato, con l’obiettivo di individuare eventuali meccanismi interni per la fuoriuscita di liquidi. Anche in questo caso, nessuna anomalia è stata rilevata: non ci sono dispositivi nascosti né sistemi che possano aver causato lacrimazioni o trasudazioni artificiali.

Un metodo già illustrato in passato dallo stesso perito in un’intervista a Fanpage.it e utilizzato anche per altri casi celebri. Il materiale è stato comparato con i campioni genetici di riferimento dei due indagati. La catena di custodia è risultata correttamente rispettata, secondo quanto attestato nel documento ufficiale datato 6 febbraio 2025.

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