Emergenza a Parma: strade imbiancate e tetti scoperchiati
Il maltempo ha colpito con particolare violenza la città di Parma, dove interi quartieri si sono ritrovati sommersi da una coltre bianca di grandine. Le zone di San Leonardo, Montanara, Corcagnano e diversi comuni limitrofi come Collecchio, Sala Baganza, Felino e Langhirano, sono finite al centro dell’emergenza. Le immagini condivise sui social mostrano scenari da brividi: strade imbiancate, tetti divelti, alberi abbattuti e cartelli stradali piegati dalla forza del vento.
Nel quartiere Montanara, oltre alla grandine, si è verificato un blackout improvviso, prontamente risolto, ma che ha generato apprensione, in particolare tra gli anziani. Stessa situazione anche nella zona di San Leonardo, dove l’assenza di elettricità ha colto di sorpresa molte famiglie. Alcuni residenti hanno riferito di aver sentito un forte boato, seguito da raffiche così intense da far tremare le finestre e scoperchiare i tetti di alcune abitazioni. Fortunatamente non si registrano feriti, ma i danni a veicoli e infrastrutture sono ingenti.
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Temporali che si sono formati sull’Appennino Tosco-Emiliano hanno raggiunto, a sorpresa, alcune zone collinari e pianeggianti delle province di Parma, Reggio Emilia e Modena. Si tratta di fenomeni molto intensi con grandine e raffiche di vento fino a 100-110 km/h. pic.twitter.com/h2Uqf5wNxU
— Marco M.M. (@MMmarco0) June 14, 2025
Il clima che cambia: una nuova normalità
Quello che è accaduto sabato non può più essere classificato come un episodio isolato. Secondo gli esperti, ci troviamo ormai in presenza di una nuova normalità climatica. L’alternanza tra temperature record, crolli termici improvvisi e fenomeni atmosferici estremi disegna uno scenario allarmante per città e territori non sempre preparati ad affrontare simili eventi.
Parma è solo l’ultimo esempio di un sistema fragile, costretto ad adattarsi in fretta a un clima sempre più imprevedibile. La grandinata del 14 giugno si inserisce in un quadro più ampio, fatto di mutamenti rapidi, impatti violenti e infrastrutture spesso inadeguate a contenere la furia della natura.