
Il maltempo che ha colpito la costa di Ostia tra il 20 e il 21 agosto ha aggravato la già delicata situazione di erosione. Le onde, in alcuni tratti superiori al metro, hanno causato la perdita di porzioni significative di spiaggia, lasciando intere file di cabine direttamente esposte all’acqua. Diverse strutture, con fondamenta in legno, risultano ora in bilico e rischiano ulteriori danni con le prossime mareggiate.
Questa situazione ha portato molti gestori degli stabilimenti a valutare azioni drastiche per tutelare le strutture. Alcuni stanno considerando lo smontaggio delle cabine più vicine al mare per prevenire ulteriori perdite. Il ricordo dei danni subiti lo scorso anno da stabilimenti storici come Sporting Beach, Hibiscus e Kursaal è ancora vivo e alimenta la preoccupazione di una possibile ripetizione degli eventi.
Leggi anche: Nubifragio in Italia, cantine e case allagate: oltre 40 interventi dei vigili del fuoco
Leggi anche: Panico nello stabilimento italiano, diverse persone in ospedale: cos’è successo

Mareggiate e stabilimenti in pericolo
“L’impressione è che ormai l’estate sia finita”, ha dichiarato Michele De Fazio, titolare dello stabilimento La Bonaccia. “Arriveranno altre mareggiate con le piogge di fine stagione e temiamo che le onde ci porteranno via altre cabine. Non lo permetteremo, infatti sto pensando di portarmi via le file di cabine più vicine al mare”. Queste parole riflettono lo stato d’animo diffuso tra gli operatori balneari, preoccupati sia per la perdita di arenile sia per la possibilità di dover sospendere l’attività anticipatamente.
Oltre a La Bonaccia, anche altri stabilimenti hanno subito danni, tra cui La Capannina, il Corsaro, Guerrino, il Bungalow – ancora sotto sequestro – e la spiaggia libera attrezzata L’Amanusa, che ha perso la maggior parte della sabbia. Tutte queste strutture si trovano in prossimità di quelle già colpite dall’erosione l’anno precedente, confermando la fragilità persistente del tratto costiero.
Scopriamo tutti i dettagli nella pagina successiva