La posizione di Trenitalia
Dopo la diffusione del caso, Trenitalia ha emesso una nota di scuse, spiegando che il vagone era parzialmente affollato, con molti posti occupati da bagagli. Il controllore, vedendo la bambina in braccio alla madre, ha ritenuto che il posto fosse disponibile e ha cercato di liberarlo per un’altra passeggera in difficoltà.
Questa spiegazione, pur offrendo una prospettiva meno rigida dell’accaduto, non elimina l’errore nella valutazione del personale, riconosciuto dalla stessa azienda. Le scuse di Trenitalia rappresentano un passo avanti, ma la questione del risarcimento resta aperta.
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Interpretazione delle regole di viaggio
Il caso ha riportato all’attenzione il tema delle regole per i bambini sui treni regionali. Secondo le norme, i minori di 6 anni viaggiano gratuitamente se tenuti in braccio e non occupano un posto. Tuttavia, i genitori possono acquistare un biglietto per maggiore comfort, e questo dovrebbe garantire il diritto esclusivo sul posto pagato, indipendentemente dall’uso.
Il malinteso ha evidenziato una rigidità interpretativa che potrebbe essere evitata con una maggiore formazione del personale ferroviario. È essenziale che i controllori sappiano interpretare le situazioni con buon senso, soprattutto quando coinvolgono famiglie e bambini. Il risultato della richiesta di rimborso indicherà se Trenitalia riconoscerà l’errore commesso.