Le indagini sulla morte del sedicenne
Le forze dell’ordine sono al lavoro per ricostruire le ultime ore di vita di Mariano. Gli agenti della Squadra mobile di Cagliari hanno già ascoltato i familiari, mentre si esaminano le testimonianze di chi potrebbe essere stato presente nella zona la notte del 13 giugno. Elemento chiave sarà l’autopsia, programmata per lunedì, che dovrà fare luce su eventuali cause mediche o su elementi che possano spiegare la caduta in acqua. Tra le ipotesi, anche quella di un malore improvviso, che potrebbe averlo colto proprio in prossimità della battigia.
Una festa in spiaggia finita in tragedia?
Un particolare emerge con forza dagli accertamenti: nella notte tra venerdì e sabato si sarebbe tenuta una festa informale sulla spiaggia. Un raduno giovanile, come accade spesso in quel tratto più appartato del litorale, al riparo dalle luci del porticciolo turistico di Su Siccu, punto di riferimento della movida estiva cagliaritana. Tuttavia, non è ancora certo che Mariano fosse tra i partecipanti. La spiaggetta, nascosta dietro il molo e accessibile solo da uno sterrato che parte dal parcheggio, è una lingua di sabbia isolata, a due passi dalla nuova passeggiata che porta al Lazzaretto di Sant’Elia. Proprio questa discrezione logistica potrebbe aver reso difficile notare l’eventuale scomparsa del ragazzo. Perché nessuno si è accorto di nulla? Chi era con lui? E soprattutto: cosa è successo davvero quella notte?
