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Matteo Formenti, la rivelazione sul bagnino: “Dove si trovava quando il bambino è annegato”

La comunità di un tranquillo paese nella provincia di Brescia è stata scossa da una serie di eventi drammatici che hanno avuto luogo al parco acquatico Tintarella di Luna a Castrezzato. La tragedia ha inizio venerdì pomeriggio, quando il piccolo Michael, di soli 4 anni, è finito in piscina senza braccioli o salvagente. Nonostante i tentativi disperati di salvarlo, il bambino è morto in ospedale due giorni dopo il tragico incidente.

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Un’indagine, un peso insopportabile

Tre giorni dopo la morte di Michael, il corpo di Matteo Formenti è stato ritrovato privo di vita in un bosco presso Cologne, ai piedi del Monte Orfano. La dinamica del suicidio non ha sollevato sospetti tra gli investigatori, che hanno tuttavia aperto un fascicolo per istigazione al suicidio, un atto obbligatorio, pur non emergendo responsabilità di terze persone. Nessun commento sui social media è stato ritenuto perseguibile, benché alcuni utenti abbiano attaccato Formenti nei giorni seguenti l’incidente.

Formenti era stato notificato con un avviso di garanzia per omicidio colposo, insieme a due colleghi bagnini e al padre di Michael, indagato per omessa custodia di minore. Tale provvedimento era necessario per procedere con l’autopsia del bambino, e non rappresentava una dichiarazione di colpevolezza. Tuttavia, per il bagnino, il peso di quell’accusa, seppur formale, sembrava insostenibile.

Comunità sotto shock per la morte di Matteo Formenti

La comunità di Chiari è stata profondamente colpita da questo evento. Il sindaco Gabriele Zotti ha dichiarato il lutto cittadino in occasione del funerale di Matteo Formenti. “I genitori di Matteo mi hanno chiesto di invitare tutti al rispetto e alla moderazione, evitando polemiche e giudizi affrettati”, ha dichiarato il primo cittadino. La comunità era già stata segnata da altri due suicidi nel giro di pochi giorni, e la tragedia di Formenti ha ulteriormente aggravato il dolore collettivo.

Dalle indagini è emerso che Matteo Formenti fosse una persona riservata, nota per la sua serietà professionale e l’impegno nel volontariato. Amava leggere e frequentava la palestra, senza mai dare segni evidenti di disagio. Poche ore prima della sua scomparsa, Formenti aveva acquistato una nuova SIM, forse nel tentativo di allontanarsi dalla pressione crescente.

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