
“Le famiglie stanno peggio, altro che ripresa”. Il senatore di Italia Viva, Matteo Renzi, non usa mezzi termini nel commentare i dati economici dell’Italia. In un’intervista a la Stampa, l’ex premier ha puntato il dito contro il governo Meloni, accusandolo di manipolare la percezione della ripresa economica mentre la realtà dei cittadini racconta ben altro. A far scattare la polemica, l’ultimo rapporto Istat che certifica un nuovo aumento della pressione fiscale nel primo trimestre del 2025.
«La pressione fiscale continua a salire – ha detto Renzi – ed è una tendenza ormai strutturale. La premier si vanta che ci siano più contribuenti? Bene, ma sappia che il merito è delle riforme del 2015, come la fatturazione elettronica e la dichiarazione precompilata, che allora lei osteggiava».
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Più tasse, meno potere d’acquisto: “Dati truccati”
Il leader di Italia Viva ha smentito anche l’ottimismo del governo sul potere d’acquisto: «Rispetto al 2022, quando Meloni è arrivata a Palazzo Chigi, non c’è stato alcun miglioramento reale». Secondo Renzi, l’inflazione ha colpito duramente i redditi delle famiglie, mentre le scelte di spesa dell’esecutivo risultano sbilanciate e inadeguate.
«Soldi al CNEL, a Palazzo Chigi, ai bonus ministeriali, mentre si aumenta l’IVA sui pannolini e la si taglia per le opere d’arte. Questa sarebbe politica per il ceto medio?», ha tuonato il senatore. Renzi ha rilanciato anche il tema dell’IMU sulla prima casa e del bonus da 80 euro introdotto durante il suo governo, citando i 200 mila italiani emigrati nel 2024 come prova di un disagio sociale in aumento.
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