PERSONAGGI TV. La scrittrice e intellettuale italiana Michela Murgia ha annunciato di essere stata diagnosticata con un tumore al rene. Il carcinoma renale è una malattia che colpisce le cellule che rivestono l’interno delle formazioni tubolari nei reni, il cui compito è filtrare il sangue e trattenere le sostanze di rifiuto prodotte dall’organismo. In alcuni casi, il tumore può avere origine da altri tessuti o dalla capsula che riveste esternamente l’organo. Ecco i sintomi e in che cosa consiste la malattia.
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I sintomi del cancro al rene e come riconoscerli
Il tumore al rene, come quello di Michela Murgia, è una malattia che può manifestarsi con diversi sintomi, anche se spesso è asintomatica nelle fasi iniziali. In particolare, i sintomi principali sono la presenza di una massa palpabile nell’addome, sangue nelle urine e dolore lombare. Inoltre, possono presentarsi sintomi sistemici come la perdita di peso, la stanchezza accentuata, la febbriciattola, l’anemia, l’ipertensione e l’ipercalcemia. È importante sottolineare che questi sintomi possono essere causati anche da altre malattie, per cui è fondamentale rivolgersi ad un medico per una diagnosi accurata. Il tumore renale può inoltre dare metastasi, che si verificano soprattutto nei polmoni, nel fegato e nelle ossa. Anche in questo caso, i sintomi possono variare in base alla localizzazione delle metastasi stesse.
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I vari stadi della malattia di Michela Murgia
La classificazione in stadi del tumore del rene, come riportato dalla scrittrice Michela Murgia, è fondamentale per determinare la prognosi del paziente e il tipo di terapia più adeguata da adottare. Nello stadio I, il tumore è limitato al rene con un diametro massimo di 7 centimetri. In questo caso, la prognosi è generalmente buona e il tasso di sopravvivenza a 5 anni supera il 90%. Nello stadio II, il tumore è ancora confinato al rene ma con un diametro maggiore di 7 centimetri. In questo caso, la prognosi dipende dalle caratteristiche del tumore e dalla presenza o meno di fattori di rischio. Nello stadio III, il tumore non è più confinato al rene e può aver invaso i tessuti circostanti o i linfonodi vicini. In questo caso, il tasso di sopravvivenza a 5 anni si riduce a circa il 60-70%. Nello stadio IV, il tumore ha generato metastasi a polmoni, fegato, ossa o ad altri organi a distanza. In questo caso, la prognosi è molto compromessa e il tasso di sopravvivenza a 5 anni si riduce a meno del 10%.