
Il 26 marzo 2026 non sarà una data come le altre per il calcio italiano. L’Italia di Gennaro Gattuso si gioca l’accesso al prossimo Mondiale in un’unica, drammatica semifinale playoff contro l’Irlanda del Nord. Un sorteggio che evoca fantasmi lontani, in particolare quello gelido del 1958. Cos’era successo? Riuscirà Ringhio a scongiurare un nuovo incubo e riportare l’Italia nel massimo palcoscenico calcistico?
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Analisi tattica: fisica contro talento
La sfida in programma a Bergamo il 26 marzo non sarà un confronto puramente tecnico, ma una vera e propria battaglia fisica e tattica. L’Irlanda del Nord è universalmente riconosciuta come una squadra molto fisica e organizzata, che basa il suo gioco su una difesa solida e compatta. È la classica squadra che, pur non avendo un grande attacco (come dimostrano le sconfitte per 1-0 subite nel girone di qualificazione contro Germania e Slovacchia), è in grado di rendere la vita difficile a chiunque grazie all’intensità e al pressing.Questa robustezza è favorita dal fatto che la maggior parte dei suoi giocatori milita nel campionato inglese. Tuttavia, le cifre dicono che il gap tecnico rimane significativo: solo 5 di questi atleti giocano in Premier League. L’unico elemento di grande livello e impatto internazionale menzionato è l’esterno del Liverpool, Conor Bradley, che rappresenta il potenziale offensivo più pericoloso della squadra nordirlandese. La sfida per Gennaro Gattuso sarà quella di trovare gli spazi in un muro difensivo ostico, sfruttando la velocità e il talento offensivo di una Nazionale che, nel Ranking Mondiale FIFA, occupa la 69esima posizione, ben 57 posizioni sotto il 12° posto dell’Italia. Sarà un test di pazienza e lucidità, dove l’Italia dovrà imporre il proprio ritmo per evitare di cadere nella trappola di un gioco spezzettato e agonistico.

Gattuso e la pressione dell’eliminazione diretta
Il peso della qualificazione ricade interamente sulle spalle di Gennaro Gattuso. L’ex tecnico di Milan e Napoli, ora CT Azzurro, dovrà gestire una pressione mediatica e sportiva enorme, sapendo che un’eventuale sconfitta (e conseguente eliminazione) riporterebbe l’Italia al buio totale di una mancata qualificazione mondiale, come già accaduto per l’edizione 2018 e per l’ultima del 2022. La semifinale di Bergamo è solo il primo passo di un percorso ad eliminazione diretta che culminerebbe, in caso di vittoria, con la finale del 31 marzo contro la vincente di Galles-Bosnia ed Erzegovina.
Gattuso, noto per la sua grinta e per la mentalità vincente, è chiamato a preparare la partita non solo dal punto di vista tattico, ma anche psicologico. “Dobbiamo scendere in campo con la consapevolezza di essere più forti, ma con il rispetto e l’umiltà di chi sa che in 90 minuti tutto può succedere,” è il messaggio che probabilmente Gattuso starà trasmettendo ai suoi ragazzi in questi mesi, come rivelano fonti interne alla Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC). La concentrazione dovrà essere massima, specialmente considerando il modo in cui l’Irlanda del Nord ha ottenuto il pass per questi spareggi: è arrivata prima nel proprio gruppo di Nations League. L’Italia, forte del suo talento, deve evitare ogni distrazione per non trasformare il sogno Mondiale 2026 in un nuovo, insopportabile incubo sportivo.
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