
“Morto così, nel sonno”. Il dramma del politico italiano, protagonista alle ultime elezioni – Un grave lutto ha colpito la città di Firenze e il mondo dello sport locale: nella mattinata di oggi è venuto a mancare Lorenzo Bosi, noto imprenditore e stimato presidente della società calcistica Rondinella Marzocco. La notizia della sua morte ha immediatamente suscitato profondo cordoglio tra cittadini, dirigenti sportivi e rappresentanti politici.

“Morto così, nel sonno”. Il dramma del politico italiano, protagonista alle ultime elezioni
Appartenente a una famiglia fortemente radicata nella vita pubblica, Lorenzo era figlio di Francesco Bosi, già parlamentare e sottosegretario alla Difesa per l’Udc. L’impegno di Lorenzo si era recentemente esteso anche alla scena politica, candidandosi alle elezioni regionali toscane di ottobre scorso nella lista “È Ora – Tomasi Presidente”. Grazie al sostegno della città, aveva ottenuto 1.008 preferenze, risultando il candidato più votato a Firenze. Classe 1967 e con soli 58 anni, Bosi lascia la moglie e due figli. Il decesso sarebbe avvenuto nel sonno, a causa di un arresto cardiaco improvviso. I soccorsi, sebbene tempestivi, non hanno potuto che constatare il decesso, lasciando attonita la comunità fiorentina.


Reazioni e messaggi di cordoglio per Lorenzo Bosi
Le reazioni di vicinanza e stima non si sono fatte attendere. Il consigliere comunale della Lista Schmidt, Massimo Sabatini, amico personale e compagno di lista alle ultime elezioni, ha ricordato pubblicamente Lorenzo Bosi: “Lascia un vuoto terribile per la sua famiglia e per la società, oggi ai vertici. Era così soddisfatto per la squadra capolista a punteggio pieno. Che riposi in pace”. Sui canali social ufficiali della Rondinella Marzocco sono comparsi messaggi di incredulità e dolore: “Ciao Presidente. Tutta la comunità Rondinella è incredula e scioccata. Ci stringiamo alla famiglia”. La squadra, che guida il girone B del campionato di Eccellenza toscano, ha richiesto il rinvio della partita prevista per domenica 2 novembre, in segno di lutto e rispetto per la memoria del proprio presidente.
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