Un’adolescente di 13 anni, è morta dopo essere stata ricoverata d’urgenza all’ospedale in seguito ad alcuni dolori alle costole e a sintomi simili all’influenza. Dopo essere stata ricoverata nel reparto pediatrico è stata trasferita in terapia intensiva, dove è stata intubata, purtroppo però, per lei era già troppo tardi. I medici non hanno capito in tempo cosa avesse.
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Muore a soli 13 per un banale errore dei medici
Chloe Longster, di Market Harborough nel Leicestershire, è morta nel novembre 2022, un giorno dopo essere stata ricoverata al Kettering General Hospital nel Northamptonshire. Durante un’inchiesta sulla sua morte, iniziata lunedì presso il tribunale del coroner di Northampton, la madre di Chloe, Louise Longster, ha dichiarato all’assistente del coroner Sophie Lomas che la terapia antidolorifica per la figlia è stata “ritardata”. I suoi genitori hanno affermato che la morte dell’adolescente era “completamente evitabile” e che la famiglia ne era rimasta “devastata”. La signora Longster ha dichiarato all’inchiesta che sua figlia “si contorceva e sussultava” per il dolore mentre era in ospedale. (continua dopo la foto)
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La malattia
La negligenza del personale del Servizio Sanitario Nazionale ha contribuito alla morte di una ragazza di 13 anni, vittima di un dolore “insopportabile” dovuto a sepsi in ospedale, ha concluso il medico legale. Nel corso di un’inchiesta conclusasi venerdì presso il tribunale del coroner di Northampton, il coroner aggiunto Sophie Lomas ha affermato che sono state perse diverse importanti occasioni per salvare la vita di Chloe Longster.
“Chloe ha chiesto se poteva essere addormentata perché era insopportabile. Ricordo di aver pensato a quanto fosse pallida e sudata. È straziante vedere il proprio figlio soffrire così tanto. Guardava costantemente l’orologio: sapeva quando le dovevano essere somministrati il paracetamolo e l’ibuprofene, ma arrivavano sempre in ritardo”, ha detto la madre della giovane vittima.
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