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Natale, il virologo Pregliasco avverte gli Italiani: cosa succederà al cenone

Covid, l’ammonimento di Pregliasco e le considerazioni dell’epidemiologo Gianni Rezza

Sull’incremento dei casi Covid si è espresso anche l’epidemiologo Gianni Rezza, che a «Il Messaggero» ha detto: “Se avete febbre e tosse, rinunciate al pranzo di Natale in famiglia, soprattutto se tra gli invitati ci sono persone fragili. E questo vale anche se al tamponerisultate negativi. Per due motivi: i test, in particolare quelli fai-da-te, possono sbagliare; potreste avere l’influenza, che comunque se trasmessa a una persona non più giovane può causare conseguenze negative tanto quanto il Covid”. E ancora: “Il tampone andrebbe fatto prima di un incontro in famiglia per Natale se non si sta bene, se si ha il raffreddore. Per proteggere i famigliari anziani, sottoporsi al test all’ultimo momento, il più a ridosso possibile del raduno familiare. Per me resta una regola su tutte e non vale solo per il Covid: se abbiamo la febbre, come è sempre avvenuto, è un dovere civico restare in casa”, ha detto l’esperto. (continua a leggere dopo le foto)

Natale, casi Covid in aumento: come comportarsi se si è sintomatici

Ignazio Grattagliano, responsabile delle attività Covid-19 e vicepresidente della Simg, ha suggerito, invece, intervenendo a «TgCom24», come comportarsi in caso di contagio: “Nei casi sintomatici l’utilizzo di paracetamolo per contrastare febbre, cefalea, artro-mialgie, oltre ai Fans ci sono i colluttori, particolarmente utili anche in forma topica. Nei soggetti ad alto rischio inclusi gli immunodepressi, soprattutto se con vaccinazione non effettuata o non aggiornata con ultimi richiami, l’avvio precoce alle terapie specifiche con antivirali a disposizione della medicina generale permette nella stragrande maggioranza di casi di risolvere l’infezione”.

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