
Navi russe in Italia, interviene l’aeronautica: cosa sta succedendo – Nella notte tra domenica 7 e lunedì 8 luglio 2025, una formazione navale russa ha attraversato silenziosamente il Canale di Sicilia, sollevando interrogativi e preoccupazioni tra gli osservatori internazionali. A comporre la flottiglia erano tre unità: la nave cargo Sparta, la petroliera General Skobelev e la corvetta missilistica Boiky, appartenente alla temuta classe Steregushchiy. Non si tratta di una semplice esercitazione navale, ma di un movimento strategico ben preciso che rientra in un pattern sempre più evidente di traffici tra la Russia e la Siria.

Navi russe in Italia, interviene l’aeronautica: cosa sta succedendo
La Boiky non è una nave qualsiasi. Si tratta di una corvetta della classe Steregushchiy, una linea di vascelli d’attacco progettati per la Marina Russa all’inizio degli anni 2000. Costruite nei cantieri navali di San Pietroburgo e Komsomolsk sull’Amur, queste unità sono note per la loro versatilità e per l’armamento sofisticato, che le rende adatte sia a operazioni di pattugliamento che a missioni offensive in acque costiere. Sono equipaggiate con sistemi di difesa aerea e missilistica e rappresentano una presenza militare di rilievo in ogni scacchiere navale in cui vengano schierate.

L’ingresso nel Mediterraneo: orari e tappe
Secondo quanto riportato da Itamilradar, la flottiglia è entrata ufficialmente nel Mediterraneo alle ore 22:27 dell’8 luglio. Dopo alcune ore di navigazione, il gruppo ha effettuato una sosta tecnica tra le 5:00 e le 11:45 di lunedì mattina, a largo della costa marocchina. A fornire il supporto logistico durante la sosta sarebbe stata la nave di rifornimento russa Vyazma, anch’essa già nota per operazioni analoghe nel bacino del Mediterraneo.
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