
Una giornata che doveva portare chiarezza, si è invece aperta con un colpo di scena. Claudio Ranieri, il nome che sembrava mettere tutti d’accordo per la panchina della Nazionale, ha detto no. Una scelta ponderata, comunicata con stile, ma che lascia un vuoto difficile da colmare. Nei corridoi della FIGC si era già quasi brindato all’accordo, e invece tutto torna in discussione. Ora, la caccia al nuovo CT dell’Italia riparte, più incerta che mai.
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Gravina spiazzato, dossier riaperto: i nomi sul tavolo
Gabriele Gravina, presidente federale, dovrà ricominciare da capo. Dopo l’ennesima delusione dell’era Spalletti, culminata nei disastri di Oslo e Reggio Emilia, serve una svolta. Il Consiglio Federale del 19 giugno incombe, e la necessità di chiudere la questione prima di quella data è diventata prioritaria. Sfumato Ranieri, l’elenco dei candidati si riallarga: torna in corsa Stefano Pioli, si valutano le ipotesi di Gennaro Gattuso e Daniele De Rossi, e riappare persino il nome di Roberto Mancini, in un potenziale quanto clamoroso ritorno.
Ranieri sceglie la Roma: “Una decisione solo mia”
Claudio Ranieri ha spiegato di voler onorare il suo nuovo ruolo da consulente tecnico alla Roma, rifiutando ufficialmente l’incarico azzurro. “Un grande onore, ma resto a disposizione della Roma in modo totale”, ha detto all’ANSA. I Friedkin avevano dato il loro benestare, ma Ranieri ha preferito rimanere fedele alla sua ultima scelta professionale. L’idea di tornare ad allenare, e farlo in un momento così delicato per l’Italia, lo ha evidentemente spinto a restare nell’ombra, evitando l’ennesima graticola tricolore.
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