Rino Gattuso: il nome caldo per la panchina azzurra
In un contesto di caos tecnico e federale, il nome che guadagna terreno è quello di Gennaro Gattuso. A 47 anni, l’ex campione del mondo è indicato da molti come la figura giusta per ridare grinta e identità alla squadra. Conosciuto per la sua personalità forte e per il carisma che porta con sé ovunque vada, Gattuso si è imposto come prima scelta tra i pochi profili ancora praticabili.
Non è un caso che si parli di lui come di un “allenatore da battaglia”. Dopo il rifiuto di Claudio Ranieri, invocato da gran parte dell’opinione pubblica ma rimasto fedele alla causa Roma, e la rinuncia di Stefano Pioli – già promesso alla Fiorentina – il ventaglio di possibilità si è ristretto notevolmente. Il presidente federale Gabriele Gravina si trova di fronte a una scelta delicata, consapevole che un altro errore rischierebbe di essere fatale non solo per la Nazionale, ma anche per la sua stessa leadership.
Mancini impossibile: lo spogliatoio lo rivorrebbe, ma Gravina dice no
Un nome, però, ha sorpreso tutti. Secondo quanto riportato da Repubblica, dopo l’addio a Spalletti sarebbe stato condotto un sondaggio informale nello spogliatoio azzurro. Ai senatori della squadra è stato chiesto quale tecnico preferissero per la ripartenza. La risposta, netta e chiara, è stata: Roberto Mancini.
Un ritorno clamoroso, almeno nei desideri. A volerlo sarebbero tanti dei protagonisti del trionfo di Euro 2020, da Gigio Donnarumma a Giovanni Di Lorenzo, da Alessandro Bastoni a Nicolò Barella. Ma quel che sembra un sogno per i giocatori, appare un incubo diplomatico per la FIGC. I rapporti tra Mancini e Gravina si sono spezzati bruscamente nell’agosto 2023, quando il CT rassegnò le dimissioni con tempismo sospetto per accasarsi subito dopo alla guida della Nazionale saudita. Una fuga ancora indigesta ai vertici federali, che rende il ritorno dell’allenatore marchigiano praticamente impossibile, nonostante il suo nome resti il preferito dai protagonisti azzurri.
