Colpo di scena sul caso della neonata rapita a Cosenza. La sequestratrice 51enne Rosa Vespa e il marito 43enne Acqua Moses sono stati ascoltati in un interrogatorio al termine del quale il Gip ha disposto l’immediata remissione in libertà dell’uomo. Prima della scarcerazione, il nigeriano aveva rilasciato una dichiarazione lanciando pesanti accuse alla moglie. Ecco cosa è emerso. (Continua a leggere dopo la foto…)
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Neonata rapita a Cosenza: colpo di scena dopo l’interrogatorio
Continuano ad emergere dettagli che ribalterebbero le prime impressioni sul caso della bambina di appena un giorno portata via dalla clinica Sacro Cuore di Cosenza da Rosa Vespa e Moses Omogo Chidiebere. Grazie alle riprese delle telecamere di sicurezza le forze dell’ordine erano riuscite a ritrovare la neonata circa tre ore dopo il sequestro, riportandola alla sua famiglia sana e salva. Dopo la ricostruzione della dinamica del rapimento la coppia era stata arrestata e ha dovuto rispondere dell’accusa di sequestro di persona. Tuttavia, alla luce di tutte le testimonianze e le informazioni raccolte durante le quattro ore di interrogatorio di garanzia il Gip sarebbe arrivato ad una conclusione inattesa. (Continua a leggere dopo la foto…)
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“Ho fatto tutto da sola”, la dichiarazione di Rosa Vespa dopo l’arresto
Gli agenti della squadra mobile di Cosenza, che martedì sera hanno arrestato la donna nella sua abitazione di Castrolibero con l’accusa di sequestro di persona della piccola Sofia, hanno riferito che fin da subito la donna ha cercato di scagionare il marito, Acqua Moses, 43 anni, mediatore culturale nigeriano. «Ho organizzato il sequestro della neonata, da sola. Mio marito non è mai stato al corrente dell’iniziativa» avrebbe dichiarato Vespa secondo quanto riportato dal “Corriere della Sera”. Secondo le ricostruzioni, la donna avrebbe ingannato anche il marito, facendogli credere di aver partorito un bambino a cui aveva dato il nome di Ansel.
Anche l’avvocato dell’uomo, Gianluca Garritano, ha informato che: «Moses si è dichiarato innocente, si è accorto che [la piccola Sofia ndr] non era suo figlio solo a casa e subito dopo è arrivata la polizia. Il mio cliente è del tutto estraneo alla vicenda, è stato ingannato dalla moglie». Acqua Moses avrebbe avuto modo di commentare la vicenda lanciando pesanti accuse alla moglie.
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