
Sabato 13 dicembre, poco dopo le 8, l’asfalto dell’autostrada si è trasformato nello scenario di una sequenza che sembra uscita da un film, ma che ha avuto conseguenze molto reali e drammatiche. Un inseguimento ad alta velocità, la fuga disperata, poi l’impatto violento e il silenzio rotto solo dalle sirene. Al centro della vicenda, due persone in moto, un controllo mancato e una serie di interrogativi che ora attendono risposte ufficiali. La cronaca si intreccia con l’indagine, mentre emergono dettagli che rendono l’episodio ancora più complesso.

Inseguimento sull’autostrada A14
Tutto ha avuto inizio lungo l’A14, in un tratto particolarmente trafficato del litorale abruzzese. Due persone di nazionalità straniera, in sella a una moto, non si sarebbero fermate all’alt imposto dalle forze dell’ordine. Da quel momento è scattato un inseguimento durato diversi minuti, durante il quale la moto avrebbe mantenuto un’andatura sostenuta, nel tentativo di sottrarsi al controllo.

La corsa scellerata finisce nel dramma
La corsa si è conclusa poco dopo il casello di Francavilla-Pescara Sud, nel territorio di Chieti. Qui i due centauri hanno perso il controllo del mezzo, uscendo di strada subito dopo le barriere del casello. L’impatto è stato violento e le conseguenze immediate. L’area è stata rapidamente presidiata, mentre il traffico ha subito rallentamenti temporanei, poi risolti nel giro di breve tempo.
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