Terremoto ai Campi Flegrei, nuova scossa con boato nella notte: cos’è il bradisismo
I Campi Flegrei sono un campo vulcanico che occupa un’area di circa 450 km2, dall’isola di Procida a buona parte della città di Napoli. Sono composti perlopiù da vulcani “monogenici”, costituitisi grazie all’accumulo di materiale di un singolo evento eruttivo. Ne sono esempi il Monte Nuovo, la Solfatara e Astroni. I Campi Flegrei comprendono anche Pozzuoli, nota per il fenomeno del “bradisismo“, che consiste in un lento sollevamento e abbassamento del suolo. (continua a leggere dopo le foto)

Campi Flegrei, l’eruzione più antica risale a 40mila anni fa
L’eruzione più antica dei Campi Flegrei di cui si hanno chiare testimonianze risale a 40-39.000 anni fa e ha dato origine all’ignimbrite campana. «È stata l’eruzione più violenta dell’area mediterranea negli ultimi 200.000 anni. I materiali emessi sono presenti in tutta la zona con spessori di decine di metri, ma ceneri sono state ritrovate anche in Bulgaria e in alcune aree della Russia», racconta Roberto Isaia dell’Ingv. «È stata proprio l’eruzione dell’Ignimbrite campana a generare la caldera dei Campi Flegrei», ha precisato sempre l’esperto.