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Omicidio di Liliana Agnani, resti trovati in un bosco: indagato il figlio della vittima

I resti umani di Liliana Agnani sono stati trovati in un bosco in un’area boschiva in riva al Ticino a San Martino di Trecate, nel Novarese. La donna aveva 80 anni e gli inquirenti hanno un terribile sospetto sull’omicidio che riguarda il figlio della vittima. (Continua dopo le foto)

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Omicidio di Liliana Agnani, resti umani trovati nel bosco: indagato il figlio

I resti umani erano stati ritrovati l’11 ottobre scorso. Li avevano trovati alcuni cacciatori di passaggio in un bosco lungo il corso del Ticino, nel territorio di Trecate, non lontano dal ponte che collega il Piemonte alla Lombardia. All’inizio, il sospetto è che si trattasse di un escursionista e che il cadavere fosse stato trascinato dal fiume. Poi l’autopsia e sul corpo e le indagini dei carabinieri di Novara hanno rivelato che si trattava dei resti di Liliana Agnani. E ora gli inquirenti hanno il sospetto che l’assassino sia il figlio della 80enne. Per quale motivo Stefano Garini avrebbe assassinato la madre? (Continua dopo le foto)

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Le indagini sull’omicidio

L’anziana potrebbe essere stata uccisa dal figlio per intascare la pensione di invalidità, pari a poco più di 1.600 euro mensili. Ora l’uomo è indagato per omicidio volontario, occultamento di cadavere e indebita percezione di erogazioni pubbliche, fa sapere Today. Le indagini sono ancora in corso. Si cerca di capire la data dell’omicidio: al momento l’ipotesi è che il cadavere sia rimasto nel bosco per 5 mesi prima di essere trovato. Garini respinge le accuse, ma gli inquirenti hanno già perquisito la sua casa e passano al setaccio anche i conti bancari, nell’ipotesi di trovare movimenti “sospetti”.

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