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Ondata di sabbia si abbatte in Italia: le regioni colpite

Il tempo continua a giocare brutti scherzi. Al Nord il maltempo crea non pochi disagi, con violenti piogge che allagano strade, inondano fiumi per non parlare delle trombe d’aria che scoperchiano case e sradicano alberi. Al Sud il sole fa da padrone con temperature che superano o 30 gradi. In arrivo tra oggi e domani una nuova ondata di polvere del Sahara sull’Europa sudorientale e sul Mediterraneo orientale. Ecco quali so o le regioni maggiormente colpite.

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Nuova ondata di sabbia

Una nuova ondata di maltempo è prevista in Italia per le giornate di oggi, giovedì 13 e venerdì 14 giugno 2024. Il Dipartimento della Protezione Civile ha già diramato una serie di allerte meteo in diverse Regioni, chiedendo alla popolazione di prestare la massima attenzione per eventi atmosferici estremi e avversi. Inoltre, si prevede l’arrivo di una nuova ondata di sabbia dal deserto del Sahara, simile a quella avvenuta tra il 3 e 7 giugno. A essere colpita sarà l’Europa e, in particolare, la zona del Mediterraneo.

Tra i Paesi maggiormente coinvolti figurano Grecia, Cipro, Bulgaria meridionale, Turchia occidentale e parte dei Balcani. Anche l’Italia sarà presa di mira, tuttavia, l’effetto è fortunatamente in attenuazione. (continua dopo la foto)

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Le regioni colpite

Sullo Stivale la polvere del Sahara, si concentrerà maggiormente su Sicilia e Calabria, ma anche in Basilicata e Puglia dove attualmente è in corso il G7.

A segnalare la nuova ondata di sabbia del Sahara gli scienziati del Servizio di monitoraggio dell’atmosfera di Copernicus (CAMS), una missione cogestita dalla Commissione Europea e dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA). Di fronte allo stupore dei cittadini che hanno assistito a questo fenomeno, gli esperti di Copernicus rassicurano sul fatto che non si tratterebbe di un evento così eccezionale. “Le osservazioni stanno mostrando un aumento dell’intensità e della frequenza di questi eventi per alcune parti d’Europa negli anni recenti, sottolineando l’importanza di un continuo monitoraggio della nostra atmosfera, per comprendere come la qualità dell’aria potrebbe cambiare in relazione a questi episodi”.

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