Social. Ora legale, quando torna: tutti gli effetti sul nostro corpo. Fra poco l’Italia passerà dall’ora solare all’ora legale. Perché si continua con questa alternanza? L’obiettivo è quello di produrre un risparmio energetico dovuto al minore utilizzo dell’illuminazione elettrica. L’ora legale non può ovviamente aumentare le ore di luce disponibili, ma solo indurre ad un maggior sfruttamento delle ore di luce che sono solitamente “sprecate” a causa delle abitudini di orario. Con l’utilizzo dell’ora legale, nel nostro Paese, in 6 anni sono stati risparmiati ben 6 miliardi di Kilowattora, per un guadagno pari a quasi 900 milioni di euro. Vediamo nel dettaglio quando dovremo spostare di nuovo le lancette e che effetti ha questo cambiamento sul nostro corpo. (Continua a leggere dopo la foto)
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Ora legale, quando torna: tutti gli effetti sul nostro corpo
Nella notte tra sabato 25 marzo e domenica 26 marzo 2023. Precisamente alle ore 2:00 di domenica 26 dovremo spostare in avanti di un’ora le lancette dell’orologio (si dormirà dunque un’ora in meno passando direttamente alle ore 3:00). Si avrà dunque più luce la sera e meno al primo mattino. Questo passaggio dall’ora solare a quella legale ha degli effetti sul nostro corpo? La risposta a questa domanda è affermativa. Come riportato da 3bmeteo.com, “il cambio d’ora ha tuttavia delle ripercussioni anche sul nostro organismo in particolar modo nei primissimi giorni. Alcune persone, infatti, lamentano disturbi dovuti all’alterazione del ciclo sonno-veglia. Si tratta dello stesso fenomeno che si riscontra nelle persone che viaggiano in aereo tra paesi separati da diversi fusi orari (il cosiddetto jet lag); in questo caso però l’effetto è minore perché il cambiamento di orario è di una sola ora e molte persone non avvertono alcun disturbo. L’organismo potrebbe reagire così con insonnia, stanchezza e irritabilità”. (Continua a leggere dopo la foto)
Cosa fare in caso di “disturbi”? Le parole dell’esperto
Secondo il neurologo ed esperto di medicina del sonno del Complesso integrato Columbus-Università Cattolica di Roma, Gioacchino Mennuni, ”l’ora di luce in più che avremo ritarda la fase dell’addormentamento, legata alla produzione di melatonina favorita proprio dal buio”. Da qui, il rischio di insonnia. Secondo l’esperto il consiglio sarebbe quello di ”mantenere possibilmente invariata l’ora in cui ci si alza al mattino, per non interrompere la regolarità del ciclo sonno-veglia. Utile anche non eccedere con cibo e alcolici la sera”. Tutti accorgimenti da seguire per i primi giorni successivi al ritorno dell’ora legale, al fine di ‘riprogrammare’ più facilmente l’orologio interno dell’organismo. Ad ogni modo, sempre secondo il noto neurologo, ”tutto dovrebbe tornare alla normalità, senza grossi disagi, nell’arco di 2-3 giorni: l’adattamento da parte dell’organismo alla variazione di un’ora, a meno di patologie o condizioni particolari, è infatti abbastanza semplice, poiché si tratta di una variazione oraria minima”.
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