
Un evento che doveva essere di festa si è tragicamente trasformato in lutto in una masseria italiana. Un’atmosfera conviviale, le luci soffuse di una serata d’estate e l’andirivieni del personale impegnato a servire gli ultimi piatti. Tutto sembrava seguire il ritmo ordinato di un ricevimento ben riuscito. Ma nel cuore operativo dell’evento, lontano dagli sguardi degli invitati, un improvviso scoppio di tensione ha mutato radicalmente il corso della serata. Pochi istanti, poi le urla, il panico, e l’intervento delle forze dell’ordine.
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Giovane ucciso a Capua: caos nella cucina della Masseria Adinolfi
Il 17enne Alagie Sabally, originario del Gambia, era stato chiamato a dare una mano durante una serata di lavoro nella Masseria Adinolfi, nella frazione di Sant’Angelo in Formis, a Capua. Una presenza discreta e temporanea, invitato dalla comunità di Sant’Andrea dei Lagni, da anni impegnata in progetti di inclusione lavorativa per i migranti.
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Lite tra lo staff della Masseria, il ricevimento finisce in tragedia
Ma la sera di domenica 15 giugno, in un contesto di tensione e sovraccarico, la situazione è precipitata. Mentre il servizio procedeva a pieno ritmo e si passava alla fase finale della cena, è scoppiata una lite furiosa tra Sabally e il cuoco della struttura, anch’egli straniero e da tempo impiegato nella masseria.
Secondo una prima ricostruzione, il confronto tra i due sarebbe nato per motivi legati all’organizzazione del lavoro, ma resta ancora poco chiaro il movente esatto. Alcuni parlano di un semplice malinteso sui tempi del servizio dolci, altri di dissidi pregressi covati nel tempo.
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