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“Otto e mezzo”, Lucio Caracciolo su Vladimir Putin: “Temeva che qualcuno gli facesse le scarpe”

Lucio Caracciolo è stato ospite nella puntata di ieri, 28 febbraio, di “Otto e mezzo”. Il giornalista ha parlato con Lilli Gruber, della crisi tra Russia e Ucraina. In particolar modo si è soffermato sui motivi che hanno spinto Vladimir Putin a dichiarare guerra al paese nemico e con cosa dovrà fare i conti nel prossimo futuro il presidente russo.

“Otto e mezzo”, Lucio Caracciolo spiega perché è scoppiata la guerra tra Russia e Ucraina

Vladimir Putin “non credo dorma due volte nello stesso letto a occhio e croce”. Così ha affermato Lucio Caracciolo, ospite di Lilli Gruber a Otto e mezzo, su La7, nella puntata del 28 febbraio. Il giornalista con queste parole ha voluto descrivere lo stato di inquietudine del presidente russo. “Girano voci abbastanza consistenti che la sua decisione di entrare in guerra sia stata determinata da un puzzo di bruciato che veniva dall’anticamera e da alcune strutture delle forze russe”,  ha rivelato il direttore di Limes. In poche parole Vladimir Putin “temeva che qualcuno gli facesse le scarpe, che facesse un golpe contro di lui. Questo è assodato”. Nonostante la pressione sulle spalle del presidente russo, l’invasione dell’Ucraina ha portato altri problemi alla nazione e i ceti più alti russi, non sono contenti. “Nessuno è contento di quello che ha fatto Putin”, ha riferito Caracciolo.

Le conseguenze della guerra in Ucraina sulla Russia

Adesso gli oligarchi russi, ovvero i ricchi e gli ultra ricchi del Paese, temono le pesantissime conseguenze che già si fanno sentire dell’invasione dell’Ucraina. In particolar modo sono preoccupati delle sanzioni imposte da Stati Uniti ed Europa. Dopo una videoconferenza che riuniva i leader di Francia, Stati Uniti, Gran Bretagna, Canada, Germania, Giappone, Polonia e Romania, oltre ai rappresentanti di Ue e Nato, l’esito ha confermato che le sanzioni che dovrà pagare la Russia saranno spropositate.

Gli Stati leader sono pronti ad applicare in aggiunta nuove misure che saranno “di importanza diversa”. Ne risentiranno presumibilmente banche, altri oligarchi o anche i fondi sovrani russi. Ad annunciare i provvedimenti contro il paese governato da Putin ci ha pensato il presidente francese Macron. “È urgente alzare il costo della guerra per il presidente Putin. Abbiamo ancora molto margine di manovra” e le nuove sanzioni “colpiscono gli interessi russi ed hanno un costo per le economie europee, ma tenuto conto della gravità dell’azione di Vladimir Putin, la scelta è chiara e univoca: aumentare per lui il costo della guerra affinché si renda conto che il costo è esorbitante e i suoi calcoli cambino”.

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