Dopo il Traditionis custodes di un anno fa Papa Francesco rifila un altro “schiaffo” al fronte conservatore in Vaticano. Un’iniziativa quella di Bergoglio che ha fatto storcere il naso ad una buona parte della Chiesa. Sulla liturgia il Santo Padre invita ad “abbandonare le polemiche”, per “per ascoltare insieme che cosa lo Spirito dice alla Chiesa”. Un’esortazione contenuta nella Lettera apostolica “Desiderio Desideravi”, pubblicata nella giornata di ieri. Una scelta che di fatto chiude il cerchio di un percorso iniziato con la plenaria del Dicastero del Culto divino del febbraio 2019. (continua a leggere dopo le foto)
Papa Francesco ha deciso: cambia la messa. Arriva l’annuncio ufficiale
Papa Francesco nella giornata di mercoledì 29 giugno ha pubblicato una Lettera Apostolica intitolata “Desiderio Desideravi”, in occasione della festa dei santi Pietro e Paolo. Nel testo Bergoglio ha richiamato il Concilio Vaticano II per mettere sull’attenti il pericolo che la bellezza del celebrare cristiano “possa essere deturpata da una superficiale e riduttiva comprensione del suo valore o, ancor peggio, da una sua strumentalizzazione a servizio di una qualche visione ideologica”. Praticamente il pontefice ha voluto ancora una volta troncare sul nascere i cosiddetti nostalgici, vale a dire coloro che desiderano un ritorno al rito precedente al Concilio. (continua a leggere dopo le foto)
Cosa è successo
È l’ennesimo passo del Papa, dopo la pubblicazione del Traditionis custodes attraverso il quale si è limitata la liberalizzazione delle celebrazioni sotto forma della cosiddetta ‘Messa in latino’. Ma come scrive “Avvenire” il nuovo documento di Francesco “non è comunque una nuova istruzione o un direttorio con norme specifiche, quanto piuttosto una meditazione per comprendere la bellezza della celebrazione liturgica e il suo ruolo nell’annuncio del Vangelo”. (continua a leggere dopo le foto)
Papa Francesco, ennesima stoccata ai nostalgici in Vaticano
Bergoglio ha ricordato che lo scopo della liturgia non è quello di: “Cerimoniale decorativo o mera somma di leggi e di precetti che regolano il culto”. Una stoccata quella di Papa Francesco che allude anche all’uso dei ‘merletti della nonna’ impiegati dal clero siciliano nelle celebrazioni liturgiche. Bergoglio ha deciso: “Non si può tornare a quella forma rituale che i Padri conciliari hanno sentito la necessità di riformare”. Vanno evitati “rigidità austera o creatività esasperata; misticismo spiritualizzante o funzionalismo pratico; sbrigatività frettolosa o lentezza enfatizzata; sciatta trascuratezza o eccessiva ricercatezza; sovrabbondante affabilità o impassibilità ieratica”. Leggi anche l’articolo —> Papa Francesco, perché usa la sedia a rotelle: qual è la sua malattia
