
L’atteso Concerto con i Poveri è andato in scena in Vaticano trasformando l’Aula Paolo VI in un racconto musicale di solidarietà, spiritualità e bellezza condivisa. Presente Papa Leone, che ha seguito l’intera serata con attenzione e partecipazione, e protagonista artistico Michael Bublé, scelto come voce principale per regalare ai più fragili un momento irripetibile. La sua presenza ha acceso l’atmosfera e il pubblico, ma soprattutto ha fatto emergere un dettaglio inatteso: un gesto del pontefice, ripreso da qualcuno in platea, ha iniziato a circolare sul web lasciando dietro di sé un’ondata di stupore e tenerezza.

Michael Bublé nel cuore del Concerto
La serata ha preso forma in un intreccio di repertorio liturgico e grandi classici della musica contemporanea, un equilibrio raro in grado di risuonare anche nelle emozioni dei più vulnerabili. Il Coro della Diocesi di Roma, diretto da mons. Marco Frisina, ha aperto il concerto con brani della tradizione come “Puer natus est nobis”, preparando il terreno all’ingresso dell’artista canadese.
Quando Michael Bublé è apparso sul palco, l’atmosfera è cambiata ma senza spezzare la continuità spirituale dell’evento: una transizione morbida, quasi naturale, che ha unito mondi diversi in un’unica vibrazione collettiva.


Un itinerario musicale tra spiritualità e contemporaneo
Il pontefice ha assistito al concerto in mezzo al pubblico, vicino a oltre tremila persone in condizioni di forte fragilità, vero cuore pulsante della serata. Nel suo intervento ha ricordato come «la musica è come un ponte che ci conduce a Dio», parole che hanno trovato eco nelle interpretazioni scelte.
Bublé ha alternato brani iconici del suo repertorio, come “L.O.V.E.”, a melodie natalizie e alla suggestiva esecuzione dell’“Ave Maria” di Schubert, richiesta personalmente da Papa Leone. Un momento di grande intensità, reso ancora più vibrante dall’arrangiamento orchestrale pensato per l’acustica dell’Aula Paolo VI, che ha avvolto il pubblico in un’atmosfera di raccoglimento. Ma c’è un dettaglio, ripreso con discrezione da chi era presente al concerto, che ha reso il tutto una vera magia.
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