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Papa Leone arriva tardi in udienza, la sua reazione spiazza: cosa ha detto

Papa Leone scherza coi calciatori del Napoli

L’evento ha visto anche un simpatico episodio. Papa Leone XIV, nel ricevere i calciatori del Napoli presenti a Roma, ha scherzato dicendo: «Non sono romanista, ma la mia cuoca napoletana voleva essere qui». Tuttavia, l’udienza si è prolungata oltre il previsto, causando un piccolo inconveniente: i giocatori hanno perso il treno di ritorno, aggiungendo un tocco informale alla giornata. Questo episodio ha contribuito a distendere l’atmosfera e a creare un clima di genuina cordialità.

Un appello per l’Unità Cristiana: Pasqua nello stesso giorno

Nel suo discorso, il Santo Padre ha affrontato un tema di grande rilevanza per l’ecumenismo: una data comune per la celebrazione della Pasqua. Ricordando come nel 2025 tutti i cristiani abbiano celebrato la festività nello stesso giorno, Leone XIV ha ribadito la disponibilità della Chiesa cattolica a promuovere un accordo. «Le differenze nei rispettivi calendari non permettono più ai cristiani di celebrare insieme la festa più importante dell’anno liturgico, causando problemi pastorali, dividendo le famiglie e indebolendo la credibilità della nostra testimonianza del Vangelo», ha dichiarato.

Il Pontefice ha sottolineato come diverse soluzioni siano state proposte, evidenziando l’importanza di rispettare i principi stabiliti dal Concilio di Nicea. «È essenziale – ha aggiunto – che questa celebrazione, la “Festa delle Feste”, diventi un’occasione di unità e non di divisione». Queste parole risuonano come un appello alla collaborazione e alla comprensione reciproca, elementi fondamentali per costruire un futuro di pace e unità tra le varie confessioni cristiane.

Una Visione di futuro per il dialogo ecumenico

L’appello di Papa Leone XIV si colloca in una visione più ampia di dialogo e collaborazione tra le diverse confessioni cristiane, con l’obiettivo di superare gli ostacoli storici e pastorali che ancora impediscono una piena comunione. La celebrazione di una Pasqua unitaria rappresenta, per il pontefice, un passo fondamentale verso una testimonianza credibile e unitaria del Vangelo nel mondo contemporaneo.

In quest’ottica, l’evento ha rappresentato una pietra miliare per il dialogo ecumenico, suggerendo un futuro in cui le differenze dottrinali possano essere viste come risorse per arricchire il tessuto cristiano globale. «L’unità – ha concluso il Papa – è una strada che va percorsa con pazienza e dedizione, costruendo ponti di dialogo che possano resistere alle intemperie del tempo».

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