
Tommaso Zorzi e l’accusa all’ipocrisia religiosa
A firmare questo intervento, carico di indignazione e lucidità, è Tommaso Zorzi. Senza giri di parole, ha scritto sui social: “Trovo francamente intollerabile da parte di chiunque la leggerezza con la quale ci si scaglia contro la comunità LGBT, che non mi pare abbia fatto nulla di male se non esistere ed anzi esigere giustamente di esistere in pace.”
E ancora: “Se io dovessi iniziare a prendere posizioni contro una categoria di persone, sicuramente non partirei dagli omosessuali e non partirei ribadendo che la famiglia tradizionale deve essere fatta da uomo e donna. Direi che bisognerebbe partire da ben altro, ecco.”
Parole che colpiscono in un contesto in cui, mentre il mondo assiste a genocidi, carestie e violazioni dei diritti umani, il Vaticano decide di riaccendere il faro su una definizione rigida e anacronistica di famiglia. “Una società piccola ma vera e anteriore a ogni civile società”, l’ha definita Papa Leone XIV. Una visione che, più che religiosa, sembra diventare sempre più ideologica.