Si avvicina la Pasqua, ma è in arrivo una brutta notizia per gli italiani. A riferirlo è il Codacons, associazione senza fini di lucro nata nel 1986 in difesa dei consumatori e dell’ambiente, che ha messo in chiaro quanto la situazione sia un’inevitabile conseguenza della guerra tra Ucraina e Russia. In questo articolo vi spieghiamo cosa sta succedendo nei supermercati e nei ristoranti italiani. (Continua dopo la foto…)
Pasqua, dopo la pandemia arriva la guerra
Sarà un’altra Pasqua all’insegna della prudenza e soprattutto del timore. Gli anni precedenti le festività pasquali sono state segnate dalla pandemia di Covid-19. Gli italiani non hanno potuto festeggiare in famiglia perchè spesso chiusi in quarantena o in zona rossa. Festeggiare pasquetta organizzando gite fuori porta è diventato ormai un miraggio. Quest’anno si potrà, sempre mantenendo alta la prudenza perchè il virus è ancora in circolo, ma resta comunque il timore. Le conseguenze del conflitto russo-ucraino, infatti, colpiscono anche il nostro paese, in particolare le tasche degli italiani. Aumentato della benzina, aumento di luce e gas ed infine l’aumento delle materie prime. È in arrivo, infatti, un brutta sorpresa per gli italiani in vista di Pasqua e a riferirlo è il Codacons, associazione senza fini di lucro in difesa dei consumatori e dell’ambiente. (Continua dopo la foto…)
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La brutta sorpresa per gli italiani
Per Pasqua 2022 sono previsti oltre 100 milioni di euro in più fuori dalle tasche degli italiani. La notizia è stata riferita dal Codacons, che ha spiegato come questa sia una conseguenza diretta della guerra tra Russia e Ucraina. Già Coldiretti aveva messo in chiaro la situazione in un articolo pubblicato sul proprio sito ufficiale: “Il pericolo crescente per l’invasione russa dell’Ucraina fa volare le quotazioni internazionali di grano per il pane e mais per l’alimentazione animale che fanno registrare rispettivamente un balzo del 4,5% e del 5% in una sola settimana. Un’emergenza globale che riguarda direttamente l’Italia che è un Paese deficitario ed importa addirittura il 64% del proprio fabbisogno di grano per la produzione di pane e biscotti. Nel 2021 sono arrivati oltre 120 milioni di chili di grano dall’Ucraina e circa 100 milioni di chili di grano dalla Russia che peraltro ha già annunciato di limitare dal 15 febbraio al 30 giugno prossimo le proprie esportazioni di grano”.