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Pensioni, la bellissima novità per gli italiani: segnatevi questa data

In arrivo una bellissima novità che riguarda le pensioni. Il Governo di Giorgia Meloni sta portando a compimento tanti miglioramenti che riguardano il sistema pensionistico italiano. Ha iniziato con un aumento degli importi del 2% a partire da ottobre 2022 e con un ulteriore aumento nel nuovo anno. In attesa di una vera e propria riforma delle pensioni, della quale già si sta discutendo parecchio, ci sono altre belle novità per i pensionati. (Continua dopo le foto…)

Pensioni marzo 2023: il calendario dei pagamenti

Intanto ci sono già le date per il pagamento delle pensioni di marzo 2023. Le somme arrivano il 1° giorno del mese per coloro che si affidano a Poste Italiane. Arrivano il 3 marzo per coloro che, invece, ricevono gli importi tramite le banche. Coloro che vogliono prelevare la somma in contanti dovranno attenersi al calendario delle Poste: i pensionati potranno recarsi negli uffici come al solito in ordine alfabetico. In alternativa, le somme si potranno ritirare tramite Carta Postamat, Carta Libretto o Postepay Evolution dagli ATM Postamat diffusi su tutto il territorio. (Continua dopo le foto…)

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Pensioni marzo 2023: tutti gli aumenti previsti

In molti casi, l’importo dell’accredito INPS del mese di marzo avrà un aumento a causa della rivalutazione prevista dalla Legge di Bilancio 2023. Come ogni mese, sarà possibile consultare il cedolino delle pensioni con i dettagli sul pagamento di marzo 2023 tramite il servizio online sul portale dell’Inps. Per accedere bisogna essere in possesso di SPID di livello 2 o superiore; oppure Carta di identità elettronica 3.0 (CIE) o Carta nazionale dei servizi (CNS).

A quanto ammontano gli aumenti? I redditi compresi tra le quattro e le cinque volte il trattamento minimo (da 2.101, 52 a 2.626) godranno di una maggiorazione del 6,205%. I redditi compresi tra le cinque e le sei volte il minimo (da 2.626,91 a 3.152,28 euro) avranno un aumento del 3,869%. Lo scaglione che guadagnerà di meno da questa rivalutazione è quello più ricco: parliamo cioè di chi percepisce 10 volte il minimo. Per questi ultimi l’aumento finale sarà del 2,336%, evidenzia il Giorno.

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