L’importo medio dell’assegno mensile delle pensioni è diminuito dal 2021 al 2022. Lo confermano i dati dell’Inps ottenuti grazie ad un resoconto alla fine dell’anno appena concluso, che hanno mostrato come cambiano le pensioni nel corso del tempo. La tendenza mostra che gli importi tendono a diminuire: sarà confermata anche per il 2023? Vediamo le differenze.
Pensioni importo diminuito dal 2021 al 2022: i dati dell’Inps
Nel 2022 cala il numero delle pensioni liquidate e l’importo medio dell’assegno. Se il 2021 contava 888.972 assegni erogati, il 2022 conta 779.791 nuove pensioni. Ma il dato che preoccupa di più è il valore dell’importo medio degli assegni che passa da 1.198 euro nel 2021 a 1.153 euro nel 2022. Questi sono i dati riportati dall’Osservatorio dell’Inps. L’importo medio mensile cala così di 45 euro al mese che, su 13 mensilità, significa circa 585 euro in meno rispetto all’anno scorso.
Per quanto riguarda le singole categorie, le pensioni con decorrenza 2021 sono state: 286.996 di vecchiaia (compresi gli assegni sociali), 295.072 quelle anticipate, 52.198 di invalidità e 254.706 quelle ai superstiti. Nel 2022, l’Inps ha calcolato invece 276.468 assegni di vecchiaia, 241.339 pensioni anticipate, 42.063 di invalidità e 219.921 ai superstiti.
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Pensionate vs pensionati
Sia per il 2021 che per il 2022, sono più le pensionate: 495.779 nel 2021, per un importo medio mensile di 1.015 euro, e 393.193 a uomini, con 1.429 euro mensili rispetto alle 437.596 del 2022 per importo medio mensile più basso rispetto a quelle maschili, pari 976 euro contro i 1.381 euro degli uomini. Le pensionati hanno un assegno mensile più basso rispetto al pensionati.
In compenso, le pensioni liquidate con Opzione donna sono aumentate del 15% rispetto al 2021, raggiungendo la quota di 23.812. Più della metà (ovvero 12.298) hanno un assegno non superiore a 500 euro, riporta l’Inps.