Brutta notizia per gli italiani. Nella nuova legge di bilancio, il Governo ha variato la quota di prepensionamento da 103 a 104. Cosa significa? Per andare in pensione saranno necessario almeno 63 anni di età e 41 di contributi. I lavoratori dovranno mettere in conto anche delle penalizzazioni sull’importo dell’assegno.
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Brutta notizia per gli italiani: quota 104 con penalizzazioni
Dal 2024 si passerà da Quota 103 a 104 e ciò comporterà ai lavoratori una penalizzazione sull’importo dell’assegno. Questo vuol dire che sarà più complicato andare in pensione a 64 anni. Il Governo ha proposto nella nuova legge di Bilancio che ai fini della determinazione dell’importo delle pensioni anticipate le quote da calcolare con il sistema retributivo sono ridotte. Il taglio sarà tanto maggiore quanto più il soggetto andrà in pensione prima dei 67 anni. (continua dopo la foto)
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Variazioni della legge Fornero
Le regole della legge Fornero stabiliscono che chi è interamente nel contributivo può andare in pensione a 67 anni d’età e 20 di contributi solo se l’assegno maturato è pari ad almeno una volta e mezzo l’assegno sociale, cioè 755 euro a valori 2023. Se la pensione non raggiunge questo livello, il lavoratore deve aspettare fino a 71 anni d’età per andare in pensione. La bozza stabilisce invece che, chi sta nel contributivo, dal prossimo anno potrà andare in pensione a 67 anni se ha maturato un assegno equivalente almeno all’assegno sociale, cioè 503,27 euro nel 2023.
Un’altra variante penalizzerà i lavoratori più giovani, infatti la bozza modifica la soglia già prevista da 2,8 a 3,3 volte l’assegno sociale, quindi l’importo minimo per andare in pensione anticipata con il sistema contributivo sarà di 1.661 euro al mese e non più 1.409. (continua dopo la foto)
Variazioni per l’Ape sociale e opzione donna
Nel 2024 per accedere all’Ape social cambiano i requisiti d’età: da 63 anni a 63 anni e 5 mesi. Invece per l’opzione donna le lavoratrici entro il 31 dicembre 2023 dovranno maturare almeno 35 anni di contributi e 61 anni d’età, con uno sconto di un anno per ogni figlio, fino ad un massimo di due.