
Il caso Garlasco torna nuovamente sotto i riflettori dopo quasi due decenni, grazie all’emergere di nuove perizie che potrebbero mettere in discussione la condanna definitiva di Alberto Stasi per l’omicidio di Chiara Poggi. Le indagini, riaperte nel marzo scorso con l’iscrizione di Andrea Sempio nel registro degli indagati per concorso in omicidio, stanno portando alla luce dettagli inediti che potrebbero determinare una svolta significativa sul caso.
Leggi anche: “Perché ha ucciso Chiara”. Garlasco, nuovo ribaltone: chi sgancia la bomba su Stasi


La ricostruzione scientifica: orario della morte e dinamica dell’aggressione
Una nuova relazione tecnica, riportata da Il Giornale, suggerisce che la ricostruzione temporale e la dinamica dell’aggressione siano diverse rispetto a quanto accertato in precedenza. L’anatomopatologa Cristina Cattaneo e i RIS di Cagliari avrebbero individuato un orario della morte differente da quello ufficializzato nei processi, mettendo così in discussione le basi dell’accusa su cui si fonda la condanna di Stasi.
Le nuove ipotesi sull’orario del delitto
Le precedenti sentenze collocavano il decesso di Chiara Poggi intorno alle 9:35 del mattino. Tuttavia, le ultime perizie condotte su elementi antropometrici, analisi delle tracce ematiche e sulle ferite riportate, indicherebbero un orario compreso tra le 11:00 e le 11:30. Questo cambiamento temporale, se confermato, avrebbe conseguenze rilevanti sull’alibi di Stasi, che in quella fascia oraria risulterebbe essere stato nella propria abitazione davanti al computer, come già documentato in sede processuale.
Scopriamo tutti i dettagli nella pagina successiva