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Penne biro, sapete a che serve il foro sul tappo? Nessuno ci ha mai fatto caso ma è utilissimo

Perchè le biro hanno un foro sul tappo

Social. Perchè le biro hanno un foro sul tappo? Ecco il motivo. La penna a sfera, o anche biro dal nome del suo inventore László Bíró, è uno strumento per scrivere su carta che rilascia inchiostro da un serbatoio interno attraverso l’azione di rotolamento di una sfera metallica a contatto con il foglio. La sfera, di diametro variabile, è solitamente costruita in ottone, acciaio o carburo di tungsteno. Originariamente concepite e sviluppate come alternativa affidabile e pulita alle penne stilografiche, le penne a sfera sono ormai lo strumento di scrittura a mano dominante. In molti, usandola tutti i giorni, si sono chiesti il perchè il tappo della biro sia forato: ecco svelato il motivo. (Continua a leggere dopo la foto)

Penna a sfera

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Perchè le penne biro hanno un foro sul tappo? Ecco il motivo

Le penne biro sono degli oggetti estremamente comuni con dei tappi con un dettaglio particolare: un forellino sulla punta. Ma vi siete mai chiesti qual è il vero scopo di quel simpatico buchetto? Se infatti generalmente si è portati a pensare che la sua funzione sia quella di salvaguardare la qualità dell’inchiostro tramite l’ossigenazione per evitare che si secchi, sappiate che non è affatto così. La ragione della costante presenza del forellino sui tappi delle penne biro ha infatti a che vedere con la sicurezza dell’oggetto stesso. Il motivo dell’obbligo di applicare un foro nel tappo è strettamente collegato al vizio di molti, soprattutto bambini, di mettersi in bocca la penna e di masticare il suo tappo: il foro serve infatti a prevenire il soffocamento nel caso di fortuita ingestione del cappelletto della biro. Nel caso in cui venga ingoiato, il buchetto del tappo permetterebbe di far passare abbastanza aria per poter continuare a respirare in attesa dell’arrivo dei soccorsi. (Continua a leggere dopo la foto)

Chi è l’inventore della famosa penna a sfera

László Bíró, un giornalista ungherese, frustrato dalla quantità di tempo sprecato a riempire le penne stilografiche e pulire le pagine macchiate, notò che gli inchiostri usati nella stampa di giornali asciugavano rapidamente, lasciando la carta asciutta e senza sbavature. Decise così di creare una penna utilizzando lo stesso tipo di inchiostro. L’innovazione di Bíró fu proprio la combinazione di un inchiostro ad alta viscosità con un meccanismo a sfera, che agivano in modo da evitare che l’inchiostro si asciugasse all’interno del serbatoio, consentendo così un flusso più controllato. Nel 1941 Bíró fuggì dall’Europa in Aregentina insieme ad un amico, Juan Jorge Meyne. Qui fondarono la Bírós Pen of Argentina e nel 1943 depositarono il brevetto. La loro penna venne venduta in Argentina come Birome , tanto che in quel paese le penne a sfera sono ancora note con quel nome. Questo nuovo progetto venne approvato dagli inglesi, che introdussero le penne a sfera per gli equipaggi della RAF con il nome di Biro, ottenendo così un incredibile successo.

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