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Piccola Melina, il terribile sospetto sul padre Luciano: cosa è emerso

Melina Frattolin, una bambina di 9 anni di origine canadese, è diventata il tragico simbolo di un caso che ha scioccato profondamente sia la popolazione canadese che quella americana. L’attenzione pubblica si è concentrata per giorni sulle rive del Lago George, nello Stato di New York, dove le ricerche sono proseguite senza sosta. Squadre specializzate, elicotteri e unità cinofile hanno perlustrato ogni zona attorno al lago, dopo la segnalazione di sparizione effettuata dal padre. Secondo la prima versione fornita dall’uomo, la bambina sarebbe stata vittima di un rapimento improvviso perpetrato da due sconosciuti a bordo di un furgone bianco. Tuttavia, gli sviluppi successivi dell’indagine hanno portato a una realtà ben più drammatica.

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Melina trovata morta, cosa è emerso dall’autopsia

Il 20 luglio le ricerche hanno avuto un tragico epilogo: il cadavere di Melina è stato rinvenuto in uno stagno poco profondo, a breve distanza dal punto in cui era stata denunciata la scomparsa. Gli esiti preliminari dell’autopsia hanno smentito la pista del rapimento, rivelando che la causa della morte è riconducibile ad “asfissia da annegamento”. Questo dettaglio ha radicalmente mutato il quadro delle indagini, imprimendo una nuova direzione alle attività investigative.

Il dolore di una scoperta: la verità dietro la tragedia

Dietro ciò che inizialmente sembrava un classico caso di sparizione, si è delineata progressivamente una tragedia familiare. Le autorità hanno identificato il padre, Luciano Frattolin, imprenditore di cittadinanza canadese e origini italiane, come principale indiziato per la morte della figlia.

Durante un periodo di vacanza tra New York e Connecticut, l’uomo avrebbe dovuto riportare Melina a Montreal, città in cui la madre deteneva l’affidamento esclusivo in seguito alla separazione avvenuta nel 2019. Nel tragitto di ritorno, secondo la ricostruzione investigativa, il padre avrebbe maturato la decisione di non restituire la bambina alla madre, arrivando a compiere un gesto estremo il 19 luglio. Quel giorno avrebbe ucciso la piccola e ne avrebbe occultato il corpo in poco tempo.

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