In occasione dell’incontro di bilancio di fine anno di Mediaset, l’amministratore delegato Pier Silvio Berlusconi ha delineato davanti alla stampa il quadro della stagione televisiva, passando in rassegna risultati, scelte manageriali e strategie pensate per affrontare le trasformazioni del presente. Nello stesso contesto ha sottolineato come il 2025 sia per l’azienda un anno “straordinario”, segnato da una crescita che la proietta verso la dimensione di “una vera multinazionale”, una analisi che lascia intravedere un parallelismo implicito tra il dinamismo industriale e la necessità, in altri ambiti, di saper interpretare il futuro. Non è mancata, inoltre, qualche considerazione schietta in ambito della politica del Paese e in particolare sul partito di Forza Italia rappresentato dal padre Silvio Berlusconi.
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Bilancio Mediaset e visione per il 2025
Il discorso dell’ad si muove lungo un equilibrio misurato tra la fotografia del presente e la spinta verso ciò che verrà. Il bilancio dell’anno non è soltanto un esercizio contabile, ma una lettura strategica che mette al centro l’adattamento continuo ai mutamenti del settore televisivo. Parlare di un’azienda che evolve con rapidità, fino a definirsi multinazionale, significa ribadire l’importanza di una visione in grado di anticipare il cambiamento. Un approccio che, per Berlusconi, rappresenta un metodo prima ancora che un risultato.
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Lodi a Meloni e accenni al fronte politico
Accanto agli obiettivi industriali, Pier Silvio Berlusconi ha dedicato un passaggio rilevante alla scena politica. Ha espresso un convinto apprezzamento verso Giorgia Meloni, definita “la migliore premier in circolazione in Europa”, un giudizio che colpisce per la nettezza e che colloca la presidente del Consiglio come riferimento centrale dell’attuale assetto governativo. Da qui il discorso si è poi spostato sul partito che fu di suo padre, Forza Italia, oggi guidato da Antonio Tajani, aprendo il terreno a un confronto immediato con la leadership azzurra. Una premessa che ha innescato una replica altrettanto puntuale da parte del ministro, determinato a restituire la propria visione del percorso intrapreso dal partito.
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