Piera Maggio ha fatto un annuncio sui social, dove è solita comunicare e tenere informati tutti riguardo alla scomparsa di Denise Pipitone. La figlia di Piera Maggio è sparita il 1° settembre 2004, quando aveva soli 4 anni, da Mazara del Vallo e non è stata mai ritrovata. La madre però lotta da 20 anni, accompagnata dalla speranza di vedere prima o poi, sua figlia ancora viva. (Continua dopo le foto)
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Piera Maggio, il duro sfogo sui social sul caso Denise Pipitone
“Non c’è di peggio dell’ipocrisia di chi sta sfruttando una tragedia solo per visibilità personale, e per poter sfogare la propria avversione verso le vere vittime”, scrive la donna infuriata sui social. Piera Maggio si è scagliata contro l‘ex marito ma anche contro chi in questi anni “si è intrufolata in questioni private e delicatissime che non le competevano”, si legge nel lungo sfogo pubblicato su Facebook. “Denise ha due genitori che l’hanno voluta, amata, e messa al mondo, i genitori naturali sono gli unici che in tutti questi anni hanno avuto l’interesse a portare avanti le ricerche e le tante battaglie intraprese a suo favore”, ha scritto infatti Piera Maggio. (Continua dopo le foto)
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Piera Maggio contro l’ex marito
L’ex marito di Piera Maggio avrebbe detto cose non vede sulla scomparsa di Denise. Al tempo lui e la Maggio avevano una relazione e quindi furono ascoltate le sue testimonianze. “In un intervista, collocava il sequestro di mia figlia in un orario antecedente cioè 10:30 accusandoci di mentire senza alcunché di prove spostando l’asse principale del rapimento, cosa molto grave, sminuendoci e facendo ipotizzare alle persone che la seguono illazioni pesantissime (basate sul Nulla) al fine di mettere in dubbio l’innocenza delle vittime, oltre alle domande prive di rispetto che mi sono state rivolte attraverso i social nonostante viva di già di un dolore enorme”, ha scritto la madre di Denise. (Continua dopo le foto)
Il lamento della mamma di Denise
La Maggio non è infuriata solo con l’ex marito ma con tutti coloro che hanno sfruttato la tragedia a proprio vantaggio personale. “Noi non siamo carne da macello, e altri non debbono sentenziare, senza realmente sapere. Che si guardino la loro di vita. Non c’è di peggio dell’ipocrisia di chi sta sfruttando una tragedia solo per visibilità personale e per poter sfogare la propria avversione verso le vere vittime”. Poi la donna ha concluso, sapendo di avere la verità dalla sua parte. “I fatti documentati negli anni parlano già da soli”, ha infatti scritto.
