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Pierina Paganelli, perché per il gip Manuela è credibile e Dassilva resta in carcere

Pierina Paganelli, Dassilva resta in carcere: le ultimissime

Un elemento ritenuto chiave è l’ammissione della donna: a settembre, un mese prima dell’omicidio, aveva messo in guardia Dassilva. Pierina, secondo quanto riferito, avrebbe potuto assoldare un investigatore per scoprire la relazione segreta della nuora, così come in passato aveva smascherato il tradimento del marito. Questo avrebbe scatenato il panico in Dassilva, già stretto tra la relazione clandestina e un matrimonio apparentemente “di facciata” con Valeria Bartolucci. (continua a leggere dopo le foto)

Il possibile movente

Durante l’incidente probatorio, Bianchi ha anche raccontato il deterioramento del rapporto con il marito, che definisce affetto da un “disturbo narcisista”. Un clima domestico pesante, fatto di umiliazioni e silenzi, che l’avrebbe spinta ad accettare una relazione con l’ex vicino di casa. Una storia che, con il passare del tempo, si sarebbe trasformata in un progetto di vita a due, ostacolato però dai timori di essere scoperti. Secondo il giudice, Dassilva temeva che l’intromissione della suocera potesse far crollare il fragile equilibrio che stava cercando di costruire. E proprio questo timore potrebbe aver armato la sua mano. Al momento, Dassilva resta in carcere con l’accusa di omicidio. Il caso rimane aperto, ma per il gip gli indizi sono sufficienti per ritenere che sia stato lui a uccidere Pierina Paganelli.

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