Poche ore fa è arrivata una bruttissima notizia da parte di Poste italiane. In tutta l’Italia è scattato l’allarme disattivazione. Migliaia di persone sono piombate nel panico. Cosa succede adesso? In questo articolo vi spieghiamo nei dettagli cos’è successo e soprattutto cosa fare dopo l’allarme lanciato da Poste. (Continua dopo la foto…)
Poste Italiane, arriva la bruttissima notizia
Da oltre un secolo, Poste offre a tutti i cittadini italiani la possibilità di acquistare o aprire un libretto postale. Si tratta di un libretto di risparmio, che presenta diversi vantaggi per il contraente, come ad esempio evita che i propri risparmi siano messi semplicemente in deposito. Tale realtà, però, può essere soggetta a inflazione e far perdere il potere d’acquisto sui soldi versati. Il libretto, però, garantisce anche un incremento degli interessi ed inoltre i soldi non sono pignorabili e possono essere collegati a un codice IBAN per l’accredito di stipendio e pensione.
Adesso, però, arriva una bruttissima notizia per migliaia di italiani. Da alcune ore, infatti, è scattato l’allarme disattivazione. A partire da marzo, Poste Italiane ha provveduto a disattivare alcuni libretti. La misura agisce sui depositi che presentano somme pari o superiori a 100 euro, ma che sono fermi da circa dieci anni. Tali libretti postali vengono definiti “dormienti” e per essi le autorità hanno previsto nuove regole. (Continua dopo la foto…)
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Cosa succede adesso
A partire dal 22 Marzo 2022, i libretti postali definiti “dormienti” verranno disattivati dallo Stato. Prima di prendere tale decisione, Poste ha inviato una specifica comunicazione a tutti gli utenti coinvolti. Tutti i fondi presenti sui depositi disattivati saranno spostati all’interno di un fondo Consap. Se l’utente non risponde alla comunicazione, dopo un periodo pari a 180 giorni, il gruppo procederà in automatico all’estinzione del libretto.
I cittadini titolari dei libretti postali disattivati avranno comunque la possibilità di richiedere i propri fondi presentando regolare domanda alla Consap. C’è inoltre la possibilità di intervenire prima della chiusura del libretto, recandosi presso gli uffici di Poste Italiane e chiedendone una verifica. Saranno gli impiegati a illustrare la procedura per evitare la chiusura dei propri libretti.