Libertà di stampa e nuove tensioni
Il confronto si è poi spostato sul tema della libertà di stampa. Maiorino ha accusato il governo di pressioni sui giornalisti, invitando la premier a “ritirare le querele strumentali a danno dei giornalisti” e a tutelare il diritto all’informazione “con i fatti e non solo con le parole”.
Meloni ha respinto le accuse, citando casi passati di minacce a cronisti e ricordando il comportamento del Movimento 5 Stelle in merito alla stampa. “Sulla libertà di stampa manca equilibrio e obiettività”, ha detto, sottolineando che le liste di proscrizione di ieri non dovrebbero essere dimenticate.
Giorgia Meloni rispondendo alla Senatrice Alessandra Maiorino M5S, in vista del cosiglio europeo
— L'Insorto (@LInsorto) October 22, 2025
22-10-2025
(strigliata epica) pic.twitter.com/UWc0nyIegD
L’intervento di Ignazio La Russa
La seduta è stata costellata da continui richiami del presidente Ignazio La Russa, che ha cercato di mantenere la calma tra le proteste della maggioranza e le richieste di intervento del M5S. “Non ho interrotto nessuno, neanche le cheerleader, andiamo avanti. Nessuno sta disturbando l’intervento della senatrice Maiorino, la richiamo all’ordine per la seconda volta. Zitto, silenzio”, ha detto, rivolgendosi sia ai senatori della maggioranza sia all’esponente pentastellato Croatti.
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Il clima in Aula e il futuro del dibattito
Tra applausi, proteste e interventi accorati, la seduta ha mostrato quanto il tema del Consiglio europeo e le posizioni della premier Meloni possano essere divisive. Il confronto acceso in Aula evidenzia la polarizzazione politica e mette in luce le strategie retoriche dei diversi gruppi parlamentari, lasciando i cittadini a seguire con attenzione ogni parola pronunciata in Senato.