
Dress code sempre più rigoroso nelle scuole italiane. Non sono più soltanto gli studenti a essere coinvolti dalle nuove direttive, ma anche i docenti e tutto il personale scolastico. Le circolari emanate dai dirigenti scolastici stanno ridefinendo i criteri di decoro e sobrietà per chiunque frequenti l’ambiente scolastico, con particolare attenzione al ruolo esemplare degli insegnanti.
Leggi anche: Gianluigi Nuzzi, l’annuncio clamoroso sul caso Garlasco

L’importanza del dress code a scuola
Il tema del dress code nelle scuole italiane continua a essere oggetto di confronto e revisione, con l’obiettivo di garantire un clima sereno, inclusivo e rispettoso delle esigenze di tutti i soggetti coinvolti nel processo educativo. L’argomento abbigliamento appropriato nelle scuole emerge con forza all’inizio dell’anno scolastico, specialmente in presenza di temperature elevate, che mettono a dura prova la resistenza a indossare capi più formali. Tuttavia, la volontà di mantenere un ambiente educativo rispettoso e uniforme ha portato a una serie di restrizioni dettagliate, applicate in modo uniforme da Nord a Sud della penisola.

Scuola, le nuove regole sul dress code: cosa cambia
Nel liceo scientifico Salvatore Catone di Pomigliano d’Arco (Napoli), ad esempio, le nuove disposizioni vietano esplicitamente pantaloncini corti, bermuda, canottiere, magliette troppo aderenti o corte, jeans strappati e infradito. Tali divieti sono estesi a tutti i frequentatori dell’istituto, inclusi insegnanti e personale ausiliario, consolidando il principio secondo cui l’esempio parte dal corpo docente.
A Ugento, presso un liceo musicale, viene ribadito che il decoro «non riguarda solo le studentesse e gli studenti ma chiunque metta piede a scuola» e che i docenti, «in virtù dell’azione educativa che sono chiamati a svolgere, sono tenuti a fornire il corretto ESEMPIO educativo».
Scopriamo tutti i dettagli nella pagina successiva