
Una vicenda che ha lasciato senza parole persino gli investigatori. A Cologno Monzese, alle porte di Milano, un uomo è stato arrestato con l’accusa di tentata rapina. Fin qui nulla di insolito, se non fosse per un dettaglio che ha sconvolto anche i carabinieri: uno dei fermati è un poliziotto in servizio.
L’episodio, avvenuto il 31 ottobre, ha subito scatenato grande clamore e acceso un acceso dibattito sulla sicurezza e sulla fiducia nelle forze dell’ordine.
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L’inseguimento e la segnalazione della vittima
Tutto è cominciato quando una donna di 34 anni ha chiamato il 112, riferendo di essere seguita da due uomini a bordo di una Citroën C4. Terrorizzata, ha spiegato di riconoscere nei due soggetti gli stessi che, pochi giorni prima, avevano rapinato il suo compagno, lo scorso 17 ottobre.
Grazie alla sua segnalazione, i carabinieri si sono messi immediatamente sulle tracce dell’auto sospetta, riuscendo a bloccarla prima che potesse allontanarsi. Quello che è emerso nei minuti successivi ha però lasciato gli agenti increduli.
La scoperta che ha gelato gli investigatori
Durante il controllo, uno dei due uomini è stato identificato come assistente capo della Polizia di Stato, in servizio presso l’Ufficio tecnico logistico della Questura di Milano. Accanto a lui, un uomo originario di Buccinasco, già noto alle forze dell’ordine per reati di truffa e ricettazione.
Le verifiche sul veicolo hanno poi svelato ulteriori irregolarità: targhe rubate e manomesse. Ma la sorpresa più inquietante è arrivata con la perquisizione dell’auto, dove sono stati trovati oggetti di uso esclusivamente istituzionale.
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