
Aveva solo 18 anni, Mariia Buhaiova. Studiava all’università di Bratislava e viveva in Slovenia. In Italia era arrivata per un progetto europeo di formazione, ospite di un villaggio turistico a Carovigno, in provincia di Brindisi. Sembrava tutto normale fino a quel venerdì 4 luglio, l’ultimo giorno del suo stage. Da allora, però, di lei si sono perse le tracce. Nessun messaggio, nessun segnale. Solo silenzio. Un silenzio che ha fatto tremare familiari, colleghi e forze dell’ordine per giorni.
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La scomparsa improvvisa e le prime ricerche
Il sabato mattina successivo alla sua sparizione, la preoccupazione è diventata allarme. I responsabili della struttura ricettiva non l’hanno vista rientrare e hanno subito denunciato la scomparsa. Le forze dell’ordine si sono attivate immediatamente. Mariia era scomparsa senza portare con sé né il cellulare, né i documenti. Nella sua stanza, infatti, sono stati trovati entrambi, insieme a un foglio con alcuni numeri di telefono annotati. Le indagini si sono estese rapidamente anche all’estero, coinvolgendo l’intero spazio Schengen.
Le ultime immagini: da sola verso l’ignoto
Le telecamere di videosorveglianza hanno ripreso Mariia mentre si allontanava da sola dal villaggio. Prima in direzione del litorale, poi verso una strada trafficata. Nessun segno di fuga, nessuna compagnia. Una scelta consapevole, forse, ma inspiegabile. L’ipotesi dell’allontanamento volontario ha convissuto per giorni con il timore che potesse essere stata coinvolta in qualcosa di più grave. È stata allestita una postazione fissa di ricerca nei pressi del parcheggio della riserva naturale di Torre Guaceto, a pochi chilometri di distanza dal punto in cui era stata vista per l’ultima volta.
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