

Tecniche di sospensione del traffico: un incubo per gli automobilisti
Recentemente, un evento ha quasi portato a una tragedia. Un masso di quasi un chilo ha devastato il parabrezza di un’auto in corsa, ferendo gravemente una passeggera. Grazie alla prontezza del conducente, si è evitato un incidente ancora più grave. Tuttavia, le segnalazioni di questi attacchi sono in aumento: vetri infranti, fari distrutti e paraurti danneggiati. Non si tratta di semplici atti vandalici, ma di una vera e propria caccia all’uomo.
Un altro teatro di questo orrore è l’Asse Mediano, dove, riporta Caffeina, i criminali hanno raffinato le loro tecniche. Qui, gettano topi morti attraverso i finestrini delle auto in movimento. L’impatto è immediato: grida, frenate improvvise e perdita di controllo. È il momento perfetto per i rapinatori di agire, rompendo i finestrini e rubando tutto quello che possono.
Indagini hanno rivelato che dietro a queste azioni ci sarebbero gruppi di nomadi. “Anche ai camorristi fa schifo maneggiare topi morti”, ha commentato un investigatore. Tuttavia, la tecnica si dimostra efficace e i casi continuano ad aumentare, nonostante le vittime spesso non denuncino. Le autorità, sollecitate dalle numerose segnalazioni sui social, hanno intensificato i controlli nelle aree più colpite. Ma la situazione rimane critica e gli interventi sembrano solo un palliativo temporaneo.
Anche Napoli, il cuore pulsante della regione, non sfugge a questa spirale di criminalità. “Nonostante le tante iniziative messe in campo da questo Governo…”, commenta il senatore leghista Gianluca Cantalamessa. La città, nonostante tutto, non figura più tra le dieci più pericolose d’Italia, ma la percezione rimane quella di una guerra urbana in corso.
Fino a quando la sicurezza non sarà ripristinata, ogni automobilista dovrà fare i conti con la paura di ciò che può cadere dal cielo. Che si tratti di un sampietrino o di un topo morto, l’unico consiglio è di restare vigili e, se necessario, allontanarsi velocemente.