La morte improvvisa di Remo Girone, indimenticabile interprete di Tano Cariddi in La Piovra, ha lasciato un profondo vuoto nel mondo dello spettacolo italiano. Accanto a lui, per quasi cinquant’anni, c’è stata Victoria Zinny, moglie e compagna di vita. La loro unione, celebrata due volte – prima con rito civile e poi religioso –, è stata un esempio raro di complicità e forza, capace di resistere a momenti difficili come la malattia e la depressione. La storia di questa coppia, discreta e lontana dai clamori, è oggi al centro dell’attenzione di chi vuole ricordare Girone anche attraverso il suo grande amore.
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Una storia d’amore lunga quasi cinquant’anni
Il legame tra Remo Girone e Victoria Zinny nacque nel 1976 e si consolidò con il matrimonio civile del 1982. Dodici anni più tardi, la coppia decise di unirsi anche religiosamente in una chiesa del Rione Monti, a Roma. Un amore solido, fatto di quotidianità e risate, come raccontava lo stesso Girone: «Con lei non ho mai smesso di ridere».
Victoria, dal canto suo, ricordava con tenerezza il loro primo incontro avvenuto grazie a un agente comune e quel bacio inaspettato in un ristorante che segnò l’inizio di una vita insieme. La chiave della loro unione era affrontare i problemi subito, senza lasciarli incancrenire: «Semplicemente la amo – diceva l’attore – a noi è accaduta questa fortuna».
Le origini e la carriera di Victoria Zinny
Nata a Buenos Aires il 13 maggio 1943, Victoria Zinny è figlia della poetessa ucraina Julia Prilutzky Farny. Cresciuta in un ambiente culturale straordinario, tra amicizie illustri come Pablo Neruda, Jorge Luis Borges e persino Frida Kahlo e Diego Rivera, sviluppò presto una passione per l’arte. A soli diciotto anni debuttò nel cinema con Luis Buñuel in Viridiana (1961) e successivamente si trasferì in Italia, dove lavorò con registi come Steno, Alberto Sordi, Sergio Corbucci e Dino Risi.
Nel corso della sua carriera ha collezionato oltre 35 titoli tra cinema e televisione, condividendo anche il set con il marito in film come Il sole nero, Rosso Mille Miglia e Mothers. L’ultimo lavoro, Cento cuori (2023), testimonia una passione mai spenta.
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