
Dopo anni trascorsi a vigilare sulla democrazia dai banchi di Montecitorio, la scena politica italiana si prepara a un nuovo, clamoroso cambio di rotta. Un volto noto, conosciuto per la sua esperienza istituzionale ai massimi livelli, ha deciso di rimettersi in gioco, puntando dritto alla poltrona più ambita della Campania. Parliamo di un candidato che ha costruito la sua carriera politica passo dopo passo, dalle origini del Movimento 5 Stelle fino a diventare il secondo Presidente della Camera più giovane della storia repubblicana. Quali sono le sue vere intenzioni per la Regione? E, soprattutto, chi è la maxi coalizione che lo sostiene in questa impresa audace? La risposta a queste domande è fondamentale per comprendere il futuro di milioni di cittadini.
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Roberto Fico: le tappe di una carriera politica di successo
La storia politica di Roberto Fico, classe 1974, è una testimonianza di impegno costante e ascesa vertiginosa. Il suo percorso inizia ben prima che il Movimento 5 Stelle prendesse forma ufficiale. Era il 2005 quando, a Napoli, fu tra i fondatori del “Meetup Amici di Beppe Grillo”, gettando le basi per quella che sarebbe diventata una delle forze politiche dominanti in Italia. Dopo la nascita del Movimento nel 2009, la Campania è stata il suo primo campo di battaglia elettorale, con la candidatura alla presidenza della Regione nel 2010 e quella a sindaco di Napoli nel 2011.
La vera consacrazione arriva però nel 2013 con l’ingresso in Parlamento, un cammino consolidato con la rielezione nel 2018. Proprio a Montecitorio si è registrato il suo trionfo istituzionale: con 422 voti a favore su 620, Fico fu eletto Presidente della Camera dei Deputati a soli 43 anni. Ora, dopo aver lasciato il prestigioso incarico, è pronto per una nuova sfida: raccogliere il testimone lasciato, dopo dieci anni, da Vincenzo De Luca.

Una maxi coalizione a sostegno del nuovo progetto
Il peso della candidatura di Roberto Fico è amplificato dalla maxi coalizione che si è stretta attorno al suo nome, trasformando questa tornata elettorale in un evento di grande interesse nazionale e mediatico. Non è più solo una corsa a trazione pentastellata. La sua candidatura ha infatti unito forze politiche apparentemente distanti sotto un unico programma per la Campania. Oltre al partito di origine, il Movimento 5 Stelle, a sostenerlo figurano il Partito Democratico, l’alleanza Verdi Sinistra e, elemento non trascurabile, la lista civica di Vincenzo De Luca.
Questo sostegno trasversale suggerisce la volontà di superare le storiche divisioni per concentrarsi su un programma condiviso di rilancio regionale. Una mossa strategica che sposta l’attenzione non più sui singoli simboli di partito, ma su un progetto programmatico articolato su sei focus tematici cruciali: sanità, trasporti pubblici, lavoro, ambiente, cultura e formazione. Ma l’interesse del candidato non si ferma qui: il cuore del suo progetto, come vedremo, è la lotta alle disuguaglianze.
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