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Saldi invernali 2026, quando iniziano e quanto durano: il calendario regione per regione

Saldi invernali 2026, il calendario regione per regione

Il calendario dei saldi invernali 2026 parte quasi ovunque all’inizio di gennaio, ma con durate e scadenze diverse a seconda del territorio. Conoscere nel dettaglio le date ufficiali consente di pianificare gli acquisti senza fretta, confrontare i prezzi e sfruttare al meglio le settimane di sconto disponibili.

Ecco il calendario completo, regione per regione:

  • Abruzzo: 3 gennaio – 3 marzo (60 giorni)
  • Basilicata: 3 gennaio – 1° marzo
  • Calabria: 3 gennaio – 4 marzo
  • Campania: 3 gennaio – 3 marzo (massimo 60 giorni)
  • Emilia-Romagna: 3 gennaio – 3 marzo
  • Friuli Venezia Giulia: 3 gennaio – 31 marzo
  • Lazio: 3 gennaio (durata massima 6 settimane)
  • Liguria: 3 gennaio – 16 febbraio (45 giorni)
  • Lombardia: 3 gennaio – 3 marzo
  • Marche: 3 gennaio – 1° marzo
  • Molise: 3 gennaio (60 giorni)
  • Piemonte: 3 gennaio (durata 8 settimane)
  • Puglia: 3 gennaio – 3 marzo
  • Sardegna: 3 gennaio – 3 marzo
  • Sicilia: 3 gennaio – 15 marzo
  • Toscana: 3 gennaio – 3 marzo
  • Umbria: 3 gennaio – 3 marzo
  • Valle d’Aosta: 2 gennaio – 31 marzo
  • Veneto: 3 gennaio – 28 febbraio
  • Provincia di Trento: 8 gennaio – 5 febbraio (periodi liberi di 60 giorni scelti dai commercianti)
  • Provincia di Bolzano: 8 gennaio – 5 febbraio (nei distretti turistici l’inizio può slittare a marzo)

Un quadro articolato che conferma quanto sia importante informarsi prima di mettersi in fila alle casse.

Saldi invernali 2026, regole, diritti e consigli per comprare bene

Accanto all’entusiasmo per gli sconti, le associazioni dei consumatori invitano alla cautela. I saldi invernali 2026 sono regolati da norme precise e pensate per tutelare chi acquista. Il primo consiglio è monitorare i prezzi nei giorni precedenti all’avvio ufficiale, così da verificare che lo sconto sia reale e non “gonfiato” all’ultimo momento.

Per legge, sul cartellino devono sempre essere indicati prezzo originale, percentuale di ribasso e prezzo finale scontato. Un obbligo che permette di valutare con trasparenza la convenienza dell’acquisto. Attenzione anche a prove e cambi: il negoziante non è obbligato a sostituire un prodotto se il cliente ha semplicemente cambiato idea, salvo il caso di capi difettosi. Chiedere chiarimenti prima di pagare resta la scelta più prudente.

Fondamentale, infine, conservare sempre lo scontrino. La garanzia legale di due anni, infatti, vale anche sulla merce acquistata in saldo. Per l’abbigliamento, il consiglio degli esperti è chiaro: puntare su basic e capi di qualità, evitando le mode passeggere. Investire in pezzi destinati a durare nel tempo consente di trasformare lo sconto in un risparmio reale.

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