Sammy Basso, il migliore amico Riccardo Zanolli: “Ha ballato fino alla fine”
Riccardo Zanolli è il vicepresidente dell’Associazione Italiana Progeria Sammy Basso: «Nasce grazie ai suoi genitori, belle persone. L’hanno creata dal nulla. Oggi è la seconda realtà mondiale sulla progeria. Continueremo sulla strada che lui ha tracciato per curare la malattia». Il loro incontro diversi anni fa: «Era il primo giorno di scuola alle superiori. Avevamo 14 anni. Poi ci siamo ritrovati a Padova, all’università: io a ingegneria, lui alle facoltà utili per la ricerca sulla malattia. Era il collante che faceva stare uniti tutti». (continua a leggere dopo le foto)
«Era un grande intellettuale e un personaggio pubblico, ma con una umiltà immensa»
Come era Sammy a scuola? «In classe gli assegnavano il primo banco per la sua altezza, ma se c’era da fare qualche scherzo, anche ai professori, non si tirava indietro. Qualche punizione la prendeva, non voleva avere favoritismi. Negli Usa a Roswell, il sito dove si dice siano stati scoperti esseri alieni, si finse uno di loro. Sammy amava ridere e divertirsi, ma era il più maturo di tutti noi», ha riferito l’amico Riccardo al «Corriere della sera». Ha avuto il sorriso fino all’ultimo: «Era un grande intellettuale e un personaggio pubblico, ma con una umiltà immensa, una delle sue principali caratteristiche. Sempre disponibile e sorridente. Sapeva volere bene ed era impossibile non volergliene. Era sopra la media in ogni cosa che faceva. Anche nel suo lato comico».